MARONGIU & I SPORCACCIONI  "Welcome to Bisiacaria"
   (2023 )

È il quinto album della band Goriziana, 10 tracce con il proprio stile, diverse e incredibilmente varie tra loro. Il risultato? Un ascolto coinvolgente, mai noioso e sempre pronto a sorprenderti strappandoti anche qualche sorriso.

Direi che è anche la finalità di questi ragazzi, che si divertono a fare musica e si divertono a cantarla, narrando di situazioni bizzarre sfiorando la fantasia ma, per le menti più acute, possono rappresentare anche una chiave di riflessione leggera.

Non mancano anche dei piccoli tributi: ai Rolling Stones, ad esempio, riprendendo il riff di “(I can’t get no) Satisfaction” nello stacco finale del secondo brano “Mula Bisiaca”, oppure riprendendo il riff di un brano iconico del rock-blues come “La grange” degli ZZ Top adattandolo alla sesta traccia “Femo l’amor”.

Già da questi riferimenti possiamo intuire quali generi abbraccino Marongiu & I Sporcaccioni: rock, blues, hard-rock, punk, surf-rock (in “Istria”) e anche un po' di folk, ricamando da ogni genere il giusto vestito per i loro testi, creando un loro tratto riconoscibile a tutti, apprezzabile e originale.

Riprendendo il filo introduttivo di questa recensione, la band non si prende troppo sul serio e affronta molte tematiche con leggerezza ed ironia: ma questo non significa che la loro musica vada ascoltata in maniera superficiale, sarebbe un errore perché, in realtà, questa band prende le storie del proprio territorio e le riporta in musica, diventando in qualche modo portavoce di alcune tematiche che trovano riscontro in tutte le altre realtà, un po' come il famoso detto: “Tutto il mondo è paese”.

Questa quinta loro fatica è una promozione alla loro carriera, un ulteriore step successivo condito da una maturità artistica consolidata e sicura di sé. È un lavoro che ha un valore artistico e culturale, sicuramente da scoprire e approfondire attraverso più ascolti che sicuramente non annoieranno, bensì entusiasmeranno. Bravi. (Silvio Mauro)