MASSIMILIANO D'AMBROSIO  "Canzoni per nessuno"
   (2023 )

"Canzoni per nessuno" - Le Vele, Egea Distribuzione - di Massimiliano D'Ambrosio non è un disco facile. Non è uno di quegli album "svuotacervello". Anzi, il cervello lo riempie. Riempie cuore e mente di immagini, di sensazioni, di odori.

"Canzoni per nessuno" è un disco denso. Un disco molto suonato e molto cantato. E va vissuto come tale. L'album si apre con un'atmosfera delicata ed evocativa: "Il giardiniere" è un brano sussurrato, ma mai noioso. Un brano che ricorda Angelo Branduardi e i suoi tempi lontani. E si chiude con una parte strumentale quasi onirica.

Con "La notte" entriamo in un viaggio, anche in questo caso molto onirico, con pianoforte e mandolino. Una canzone che rilassa, che culla l'ascoltatore. Ritmi sudamericani, quasi tangheri, ne "I pesci". Una canzone fatta di immagini, una storia di cui chi ascolta è portato a voler sapere dettagli, a voler sapere come finisce. "Teresina" racconta invece una storia così delicata e così ricca di particolari da risultare incredibilmente toccante.

Del tutto diverso è "Né testa, né croce": brano jazz molto più movimentato e dall'andamento allegro. Una sorta di alleggerimento rispetto alla prima parte dell'album. Che è decisamente ricca di contenuti. "Né testa, né croce" è una canzone ariosa, che spinge a tenere il tempo."Mettere le ali" è invece una sorta di romanzo di formazione in miniatura. E ancora una volta Massimiliano D'Ambrosio si schiera dalla parte delle donne.

"Ninna nanna dell'acqua" è una coccola che il cantautore regala a chi ascolta, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio. In "Ha ragione la pioggia" ci troviamo poi in un jazz club, a sorseggiare un buon bicchiere di vino rosso e a muovere la testa a tempo. Un tempo che sembra sospeso, infinito. "Il tulipano" conduce l'ascoltatore nel mondo un altro poeta assoluto: Fabrizio De Andrè. L'atmosfera è un mix fra Faber e Federico Fellini.

"Una canzone snaturata" ci porta in un mondo quasi antico, quasi irreale. Un brano violento, che fa riflettere. "Fino in fondo" è più movimentata, quasi più leggera. L'album si chiude con il rock blues di "Scava la tua tomba". Una conclusione energica, pesante, ma al tempo stesso coinvolgente. (Cristiana Mariani)