LONG GONE  "Drowned"
   (2023 )

Il panorama musicale indie-rock milanese è un terreno fertile per nuove espressioni artistiche e un vivace centro di creatività. L'ultimo album del gruppo in questione, di cui mi accingo a scrivere, offre un assortimento di atmosfere distese e idee intriganti. Tuttavia, ci sono alcuni stenti artistici che andremo ad analizzare ma che non tolgono il valore di questa opera.

Intitolato ''Drowned'', il lavoro esplora un territorio sonoro che si snoda tra melodie sognanti e riff penetranti, offrendo un mix interessante di influenze indie-rock. Le atmosfere distese sono uno dei punti di forza dell'album, creando ambienti coinvolgenti che trasportano l'ascoltatore in un mondo parallelo di emozioni. I testi, profondi e riflessivi, affrontano temi personali e universali, permettendo all'ascoltatore di immergersi in un lungo viaggio intimo.

Gli arrangiamenti, ben strutturati e ben suonati, con melodie molto noir, sono molto ben apprezzati e curati, in generale però, si avverte una leggera mancanza di profondità nella produzione, fondamentale per lavori con questa impronta artistica. Ciò non toglie che le composizioni siano intrise di intelligenza e creatività, e le capacità dei singoli musicisti sono evidenti. Si nota che il gruppo abbia una visione artistica unica e degli ottimi spunti, ma che sia anche necessario un ulteriore step per affinare la propria identità e migliorare la ricerca del sound.

In conclusione, l'ultimo album dei Long Gone presenta una serie di aspetti promettenti che lasciano sperare in meglio per il loro futuro, perché il loro talento è indiscutibile. Intanto mi godo volentieri questo lavoro più che valido (ed invito anche voi a farlo), fatto che lascia in me quella fiammella di curiosità riguardo l’evoluzione dei loro prossimi lavori! (Silvio Mauro)