DEMIAN DORELLI  "My window"
   (2023 )

Ancora una volta si intrecciano le arti. Il pianista Demian Dorelli, per il suo nuovo album “My window”, si è ispirato a quadri del pittore David Hockney. Lo conoscete? Io conosco soprattutto le sue raffigurazioni di piscine, ad esempio quella in “A bigger splash” (1966), e quella recente di “Golden hour” (2017). Ora, cercando informazioni, scopro che tra le tante cose, l'artista inglese ha anche dipinto una BMW, che, vedendola colorata col suo stile, mi sembra un'auto meno antipatica!

Questi colori semplici, distesi in campiture gentili, hanno ispirato Dorelli a comporre dei brani per piano solista, altrettanto semplici e sereni. Gli arpeggi, anche vivaci, si susseguono senza ansia, e anche le modulazioni più creative, come quelle di “Kaleidoscope”, arrivano senza trauma, senza eccessi drammatici.

Soluzioni sospese arrivano dalle vertigini di “The balcony”. Ma ecco il titolo atteso (da me), “Golden hour”. Inizia diversamente dagli altri pezzi: le prime note sono addolcite nel suono, forse preparando le corde del pianoforte. Non so come dire, l'effetto emotivo è quasi natalizio.

“My window” è uno sguardo placido alla finestra del pittore, trasposto nello sguardo placido del pianista. (Gilberto Ongaro)