ELBOW  "Asleep in the back "
   (2001 )

Sarà per la voce di Guy che ricorda quella di Robert Wyatt, ma questi Elbow non mi sembrano neanche tanto lontani dalla vecchia Scuola di Canterbury. Chi ha più di quarant'anni sa di cosa si parla: ricerca sonora, atmosfere rarefatte, una musica difficile da etichettare. Tutte cose che possono benissimo riferirsi a questo disco. Che rifugge da qualsiasi tentazione di battere territori già troppo abusati, ma anche di ricercare uno sperimentalismo sterile e fine a sé stesso. Alla fine: un po' di rock, molta intelligenza e più di un momento che cattura veramente l'attenzione. (www.luciomazzi.com)