THE MANIFESTO  "Season of Miranda"
   (2023 )

The Manifesto esordiscono nel 2019 con “Maximilien”, album che si dichiarava apertamente ispirato alla Rivoluzione Francese (http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=7151). Dopo 4 anni, ritornano con il concept album “Season of Miranda”. La formula del trio è un rock psichedelico, dove si indaga anche nel noise. Il chitarrista ad esempio, nel brano “The egyptian” indugia, nel riff, su due note vicine che creano dissonanza, nel suono già distorto.

Abbiamo diversi elementi della psichedelia, come i riverberoni alla chitarra e i ritmi di batteria cadenzati. Il sound si sprigiona forte in molti episodi, come “Tv dead man”. Il concept, come suggerisce la parola nascosta nella copertina, contiene elementi esoterici, e come consuetudine acida, si sfidano i limiti della mente (“What's the matter with you? You're going insane”, da “Illusion for you”). C'è anche un elemento ricorrente dal punto di vista strettamente musicale, cioè il ricamare le linee melodiche su scala araba, come quella all'inizio di “Silver sand”, e la fase cromatica in “Klub 99”, anche se il finale torna in direzione “occidentale” tonale. Il bassista non si limita a fare le note fondamentali; in più occasioni si fa notare in riff melodici, come in “Superstar”, il pezzo che chiude l'album.

Negli ultimi anni, le band che sentono di avere un'ispirazione psichedelica o comunque onirica / allucinatoria, scelgono coordinate stilistiche vicine al desert rock (stoner). Invece, nonostante la “sabbia d'argento” di una delle canzoni, The Manifesto restano su riferimenti più classici, come i 13th Floor Elevators, ma con più distorsione e qualche reminiscenza '90s. Una rivisitazione personale, di un sound molto riconoscibile. (Gilberto Ongaro)