EKITI SOUND  "Drum money"
   (2023 )

“Drum Money” è il secondo album di Ekiti Sound, artista che si divide tra Lagos e Londra. La sua EDM comprende elementi stilistici hip hop, elettronica, jazz, e neo-afrojuju. Cos'è la juju?

Jùjú è uno stile della popolazione Yoruba, presente soprattutto nella zona sud occidentale della Nigeria (dove appunto si trova anche Lagos). Tunde King è considerato l'inventore dello stile, nato negli anni '20 del '900, e nelle sue incisioni possiamo ascoltare spesso musiche con molti cori, accompagnati da strumenti a corde e percussioni. C'erano anche artisti itineranti, come la figura emblematica di Kokoro, il “menestrello cieco”, che in un'intervista dichiarò che si rifiutava di registrarsi, perché l'unico luogo dove la sua musica aveva senso era dal vivo, in strada, a contatto con il presente.

Aggiungendo il prefisso afro-, con afrojuju ci riferiamo all'integrazione della juju nel più esteso ambito dell'afrobeat, che è quel macrogenere dove l'elettronica internazionale contiene elementi locali. Un artista che dagli anni '80 ai giorni nostri rinnova il genere è Shina Peters. Nelle sue performance, vediamo una particolare pratica, quella dello spraying. Si tratta di una “doccia di soldi”: mentre il cantante si esibisce, arriva uno con un grosso mazzo di banconote, e una alla volta gliele lancia addosso. E qui arriviamo a Ekiti Sound.

Tra le diciassette tracce che compongono “Drum money”, in “Free the boy” ascoltiamo il coro ripetere: “Spray naira, spray dollar, spray euro, spray sterling” (la naira è la moneta nigeriana), e probabilmente si riferisce a tale pratica. Il singolo “Chairman” è quello spinto, per riassumere questa fusione tra l'afrojuju, l'elettronica, e questa presenza costante di brass ensemble, cioè trombe e sax.

I flow (cioè le “basi”) spesso hanno suoni morbidi sopra le percussioni, come si sente in “Dabaru”, in “aLAcarte” o nella titletrack, dove Ekiti racconta in rap la sua esperienza a New York, quando vendeva beat musicali (da lì forse l'espressione “drum money”, contrapposta a “gun money”). In questo flow, ascoltiamo loop jazz di pianoforte, assieme a voci ingrossate dal loop in maniera parossistica. I testi spesso sono ironici: “Tom Tom” è dedicata al navigatore satellitare!

Tornando al sound, si sente una prevalenza, come detto sopra, di atmosfere soffici come nella downtempo (lo-fi hip hop beats). Fa eccezione la quinta traccia “Ebi Pa Mi”, dove un tagliente basso synth graffia tutto il brano, così come altri suoni elettronici acidi, affiancati però anche da percussioni tradizionali.

L'ospite Debbie Ohiri canta in “Ku Ise” e “Raindrops”, brano che prende una pausa dall'elettronica, per essere accompagnato da una chitarra acustica. È presente anche Wura Samba, in “Jiji Mo Ji” e “Dabaru”. “Story Story” avvia un groove funky, forse più familiare alle orecchie occidentali. Il coro segue una melodia blues, e l'arrangiamento è arricchito dall'immancabile ensemble di ottoni. E nel singolo “Chairman”, troviamo la rapper Aunty Rayzor, per l'occasione autotunemunita.

“Drum money” è un lungo viaggio, pieno di tappe, che alla fine vi porterà nella casa (“Home”) musicale di Ekiti Sound! (Gilberto Ongaro)