RUDY MARRA & THE M.O.B. FEAT. DANA COLLEY  "Morfina"
   (2023 )

Premetto subito, il disco mi è piaciuto e tutto quello che leggerete qui sotto sono considerazioni post ascolto, pensate un paio di giorni fa, dopo aver letto ''Morfina'' (un racconto di Michail Bulgakov, dove si raccontano le vicende di un dottore morfinomane), e ascoltato alcuni lavori dei Morphine, gruppo rock alternative statunitense che ebbe fortuna negli anni '90, ai quali il disco è ispirato e dei quali faceva parte la guest star di questo album, il grande Dana Colley.

''Tic, Tic e tac, sta piangendo l’anima, Tic, Tic e Tac, è tutto fiamme intorno''. Potrebbero essere le frasi scritte per il protagonista del libro di Bulgakov sotto l’effetto degli stupefacenti. Invece sono le parole di ''Sto perdendo tempo'', primo vero brano del disco, anche se in realtà la traccia 1 è un bell’esempio (breve, anzi brevissimo) della maestria di Michele Vignali al sax (che gara di bravura con Dana Colley!).

Come dicevo, con “Sto Perdendo Tempo” sprofondiamo nelle atmosfere cupe che Marra evoca in tutto questo suo nuovo lavoro, testi spietati come lame che ripetono i propri colpi secchi e precisi: ascoltate “Fino a Quando”, le continue ripetizioni colpiscono precise e il Sax di Dana fa paura, in tutti i sensi.

Le tracce 4 e 5 (''Su e giù'' e ''Corde'') sono la reinterpretazione di due pezzi dei Morphine del 1993 contenuti nell’album ''Cure for Pain'', ossia ''Let’s take a trip Together'' e ''Thursday'', ascoltate come sono suonate, come sono definiti i suoni. Poi passate a ''Voglio il lavoro'' e lasciatevi trasportare, skippate momentaneamente le altre tracce: le ripetitività, il modo di cantare e i suoni psichedelici ne fanno un pezzo da riascoltare più volte, geniale!

Tornate indietro e passate per ''Diesel (2017)'' di Eugenio Finardi, sembra un’altra cosa pur rimanendo fedele all’idea di Eugenio, che compare nel brano con la propria voce.

''Sei un artista tu? E allora che cosa vuoi parlare…''. Anche qui musica e suoni di alto livello, interpretazione di Marra perfetta. Voce e atmosfera da club anni '50, manca solo Fred Buscaglione. ''Obscured by Clouds'' dei grandi Pink Floyd, signore e signori, accomodatevi sul vostro divano preferito e lasciatevi andare, anche Roger Waters lo farebbe...

Come chiedo sempre: quindi tutto bene, in questo album? No, altrimenti che ci starei a fare? Prendete questo disco con le pinze, non è facile: il timbro vocale di Marra non è per tutti, può dar fastidio e allontanare dall’ascolto, ma voi non cedete e lasciatevi trasportate, non ne sarete delusi. Menzione d’onore a “Nonostante me”, canzone teatrale e intimista, coinvolgente. (Marco Camozzi)