MAMA SISSOKO  "Live"
   (2023 )

Non avete scuse da accampare per scaldare l'inizio di un anno difficile (basti pensare che ci sono le elezioni sia negli USA che in Russia, da far tremare i polsi a chiunque) con tanta buona musica. L'occasione è data ghiottissima dal nuovo live di un veterano del Mali, uno che sa accendere il fuoco sacro della tradizione scaldando anima e cuore senza dissacrarla ma dandole sempre nuova linfa.

Altro che world music di maniera, spiace dirlo ma anche il buon Peter Gabriel ormai, dopo "Up" che risale a oltre vent'anni fa, ripete i vecchi sentieri e riscalda le vecchie minestre, qui invece siamo su binari diversi, e non solo per motivi di origine e di DNA, qui siamo veramente alla matrice fondativa, un disco che è senza dubbio storico e imperdibile, da collezionare.

Ecco cosa significa essere duri e puri e senza compromessi, se non quelli di una inesauribile creatività e voglia di condividere i propri piaceri sonori, un punk dell'Africa senza se e senza ma, il nostro Mama Sissoko, che infonde energia, sapienza e amore a ogni passaggio armonico. Certo, qui siamo di fronte a un lavoro dal vivo, e per di più risalente a oltre vent'anni fa. Ma le note come detto accendono e scaldano, sembra di immergersi in una sauna sonora rigenerante, in una sorta di hammam acustico che probabilmente pesca nelle nostre origini ancestrali di scimmie evolute e dotate di orecchie capaci di rincorrere i suoni che ci aggradano, che ci solleticano, che ci fanno compagnia e ci fanno battere il piedino a terra.

Mama dalla sua ha non solo la potente energia che infonde con il suo gruppo ma anche la capacità di un virtuosistico sincretismo sonoro che pesca da più generi, compreso il jazz e il son cubano. E infatti dietro le orecchie aleggiano figure come Eliades Ochoa, l'ultimo sopravvissuto del rat pack di Buena Vista Social Club. Le incisioni originali alla Villette di Parigi risalgono al 1998 ma è come se il tempo si fosse fermato, se fosse una variabile di poco conto. Per questa musica conta l'istante irripetibile in cui viene eseguita e ripetuta, anche se sappiamo che è una fotocopia, sul vostro impianto audio. Che in questo caso deve essere di qualità almeno passabile, pena una macumba inesorabile dal vostro affezionatissimo. Che a tutte e tutti, per esorcizzare i rumoracci e i suoni volgari della melassa sonora sempre in agguato, consiglia questo doppio lp magico, da ballare e condividere, da regalarsi e regalare. Primo disco del nuovo anno, e 10 e lode senza riserve. Per scansarlo dal vertice del podio ce ne vorrà. (Lorenzo Morandotti)