ALESSANDRO BIANCHINI  "10/5"
   (2024 )

L'ascolto di questo lavoro d'esordio di Alessandro Bianchini, talentuoso percussionista e compositore trentino, fa percepire subito alcune caratteristiche peculiari di eccellenza.

Per me che mi trovo a recensirlo, e che ritengo il vibrafono uno strumento straordinario suonandolo da diversi anni, tale percezione č immediata, ma non dovrebbe essere tanto diversa in un comune ascoltatore intenditore di jazz e non.

Le composizioni originali del nostro artista (cinque delle sette tracce nel CD) denotano una attitudine molto versatile capace di coniugare le armonie e gli stilemi classici con una vena improvvisativa ed a volte di avanguardia propria del migliore jazz. A questo aggiungiamo una cura massima nella ricerca delle sonoritā, delle timbriche e dei tempi, il tutto sostenuto da una sezione ritmica di contrabbasso e batteria sempre a fuoco e mai invasiva.

Il risultato č solido e raffinato. Ulteriori chicche sono l'utilizzo della marimba, presente in alcuni brani ma che ci da il benvenuto sin dalle prime note di "Invitation", traccia iniziale, la presenza della voce femminile di Beatrice Sberna in "10/5" ed "Alice", e ancora i riferimenti tributo al grande pianista americano Bud Powell a cui Bianchini evidentemente si ispira citandolo nel brano "Mad for Bud" e riarrangiando lo standard di Chick Corea "Bud Powell".

Il fraseggio vibrafonistico rivela una fluiditā ed una leggerezza frutto di una ricerca delle dinamiche molto importante, non insistendo molto sugli appoggi degli accordi e cambiando i battenti a seconda delle differenti espressivitā volute in ogni brano.

Molto curato e calibrato, forse troppo? Alto livello comunque. Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)