GRAZIA DI MICHELE & GIOVANNI NUTI  "Una storia d’amore"
   (2024 )

Grazia Di Michele e Giovanni Nuti cantano “Una storia d’amore”. E’ un album omaggio a Luigi Tenco e Dalida, raccontato attraverso le loro canzoni più intense e significative. La prima cosa che è bene sottolineare subito, è che questo disco non è una raccolta di cover né un’opera celebrativa. E’ il ritratto di due grandi artisti nella loro essenza più sincera.

L’album, ideato e prodotto da Paolo Recalcati e Mario Limongelli (NAR International), contiene 18 brani tra cui due inediti scritti a quattro mani, dedicati proprio al rapporto struggente che unì e legò in un tragico destino Tenco e Dalida.

Questo disco ci permette di conoscere più da vicino una figura creativa e piena di desideri, anticonformista e in anticipo sui tempi, consapevole del potere delle parole e delle canzoni. Le voci perfettamente calibrate di Grazia e di Giovanni, ci concedono di riascoltare un Tenco al di là delle parvenze di riottosità e malinconia con cui è stato a lungo identificato, e una Dalida con tutta la sua energia di donna ma con il suo dolore e la sua fragilità.

Colpiscono subito l’ascoltatore, e sono un grandissimo punto di forza del disco, gli arrangiamenti dei brani fatti da José Orlando Luciano, che nel disco suona anche piano, tastiere e fisarmonica. Gli altri musicisti sono Emiliano Oreste Cava (batteria e percussioni), Simone Rossetti Bazzaro (violino e viola), Marco Brioschi (tromba e flicorno), Massimo Germini (chitarra acustica, chitarre classica e mandolino), Carlo Giardina (basso elettrico e contrabbasso) e, nel brano “Per la cruna di un ago”, Stefano Arcieri (chitarra acustica ed elettrica) e Benedetta Arcieri (Sylphyo).

La curiosità per questo disco è forte e l’attesa dell’ascolto si fa considerevole. Apre il disco “Ciao amore ciao” con un tocco vintage grazie all’accompagnamento di un organo e di una percussione che sembra spingere il testo nel suo viaggio. E già da qui si capisce l’incanto del nuovo arrangiamento e che non siamo di fronte a una replica spiccicata dell’originale. Cosa dire su “Mi sono innamorato di te”? Una tromba malinconica segue la voce di Grazia per poi venir raggiunta dalle note di un pianoforte a scalare. Un’interpretazione così vera, sofferta e sfrontata.

“Darla Dirladada” riprende tutto il folklore della melodia ammaliante, è la pazza danza della vita, una canzone tutta da cantare e da ballare. “Angela” è struggente e liberatoria. E’ una canzone che ti spreme e poi ti getta. La voce posata di Grazia rende sentimenti vissuti, non idealizzati, raccontati in modo crudo, doloroso, quasi disperato.

“Lontano lontano”, canzone simbolo di apertura del Premio Tenco al festival della canzone d’autore, è affidata alla voce di Grazia. Un brano simbolo che è stato interpretato da tutta l’elite dei cantautori italiani (eccetto due clamorosi scivoloni) merita un’attenzione particolare. E’ qui che l’interpretazione ci fa sentire una sorta di benedizione della nostalgia, del desiderio di rimanere vivi nella memoria. Esame superato a pieni voti.

Nell’altra canzone icona “Ho capito che ti amo” tromba, pianoforte e violino illuminano un testo struggente. Nel disco è Giovanni Nuti che dà voce a Dalida. Come lui stesso ha voluto precisare, ha scelto le canzoni più significative e rivelatrici della sua cifra umana, quelle più legate alla sua esperienza di vita. Tra i brani scelti è molto bello e immediatamente riconoscibile “Laissez-moi danser”, un omaggio a Toto Cutugno, autore del brano e della versione in italiano dal titolo “Voglio l’anima”.

“Una storia d’amore”, non volendo essere una raccolta di hit, resta un omaggio senza tempo a Tenco e Dalida. Imperdibile per tutti i fans e una originale proposta artistica per chi vuole approfondire questa incredibile alchimia tra i due artisti. (Pierantonio Ghiglione)