MAURO COTTONE  "100% Cottone"
   (2024 )

Difficilmente mi sbilancio nel tessere lodi più o meno sperticate dopo l'ascolto di un disco, ma per questo ''100% COTTONE'' del contrabbassista e compositore Mauro Cottone lo farò.

A cominciare dal titolo e dall'artwork di copertina che trovo geniale e che tuttavia lancia un messaggio molto chiaro: i sette brani composti dall'artista palermitano spiccano per personalità ed originalità sotto tutti i punti di vista. Siamo di fronte ad una alchimia di sonorità e di generi, come di timbriche e di ritmiche, che non è facilmente definibile ma ha una resa artistica molto innovativa ed interessante.

Una impostazione che deve molto al jazz tradizionale, col contrabbasso sempre in forte evidenza con assoli melodici, trame armoniche portanti e ritmiche raffinate, il tutto mescolato con elementi elettronici (bellissimo quel suono di synth vintage nel brano "On the clouds"), attitudine rock e frammenti di hip hop qua e là.

La formazione capitanata dal nostro leader comprende diversi musicisti di eccellenza che suonano batteria, chitarra e piano/synths. Mauro Cottone nasce a Palermo dove effettua i primi studi musicali ma poi ben presto si trasferisce ad Amsterdam (a pieno titolo una delle capitali del jazz europeo) e si perfeziona al prestigioso Conservatorium (l'ho visitato qualche anno fa e vi si respira una atmosfera molto creativa). Dopo una solida carriera costellata da premi e collaborazioni internazionali, matura e rivendica quindi la sua identità musicale, al 100% appunto.

Progetto riuscito? Io direi proprio di sì... ascoltare la fantastica "Surfing", terza in scaletta, con quel synth calibrato e quell'assolo illuminante di contrabbasso, piuttosto che "A ballad", brano conclusivo molto di atmosfera e melodia, incentrato su piano e contrabbasso sostenuti da batteria e chitarra molto raffinate e di atmosfera.

Se di crossover occorre parlare, qui se ne parli perché il livello è molto alto. Voto 8 e 1/2. (Roberto Celi)