MARIA MAZZOTTA  "Onde"
   (2024 )

Cosa succede se uniamo il canto salentino, che esprime la tradizione contadina, con una chitarra elettrica che va nel rock psichedelico? Succede quello che ascoltiamo in “Onde” di Maria Mazzotta, nuovo album uscito per Zero Nove Nove Records, etichetta che già dal prefisso telefonico di Taranto esteso nel suo nome, indica un forte legame con la Puglia.

I due stili si completano con un'inaspettata efficacia. Il cantato di Mazzotta, che si alterna a fasi urlate e graffiate, a momenti di alta emozionalità, incontrando i suoni distorti con l'overdrive della sei corde, trasportano la cruda terra in una dimensione metafisica. Esempio lampante è la “Pizzica de core (Malencunia)”. Una pizzica elettrica, con i suoni che “bagnano” la frenetica danza, con i suoi riverberi.

“La furtuna”, che apre l'album, trasporta una toccante melodia mediterranea, in una situazione da The Doors. La voce sinuosa di “Sula nu puei stare” è seguita da un cambio ritmo: il brano diventa un shuffle rock. Mazzotta spesso rende la voce roca con molto trasporto emotivo, come si sente in “Marinaresca”, e “Terra ca nun senti”. Un assolo di tromba colora “Canto e sogno”, mentre “Nanna core” è una ninna nanna affine alle nenie. Quante enne in questa frase!

Insomma, se volete immergervi in un salento psichedelico, potete nuotare nelle “Onde” di Maria Mazzotta, dalla batteria e percussioni di Cristiano Della Monica e dalla chitarra elettrica di Ernesto Nobili! (Gilberto Ongaro)