NIGHTBLAZE  "Nightblaze"
   (2024 )

Album di debutto per i Nightblaze (Atomic Stuff Promotion), un progetto nato dall’idea del polistrumentista e produttore Dario Grillo (Platens, Violet Sun), il quale ha unito le forze con suo fratello Alex, batterista anch’esso di Platens e Violet Sun, insieme all’ex cantante dei Perfect View Damiano Libianchi ed alla bassista di Steel Tyrant ed Evil Eyes, Federica Raschellà, con l’intenzione di comporre un album incentrato su sonorità melodic rock anni ’80.

Il primo ascolto ti porta subito in quell’atmosfera che ricorda in pieno lo stile dei gruppi rock anni Ottanta. Bello da sentire, con le sue dieci tracce che peccano solo in una cosa, quelle di essere troppo similari tra loro, difficili da distinguere per uno che non ha un orecchio allenato al metal.

In ogni caso si può dire che “Nightblaze” sia un disco in grado di accontentare sia gli amanti del rock più melodico che gli amanti dell’hard rock, grazie ad una miscela di suoni ben riuscita tra melodia, energia e riff potenti. Un album che se fosse uscito negli anni ’80 avrebbe sicuramente monopolizzato le radio. E questo è già un bel dire, considerato che negli ultimi anni non si sono più sentite in giro uscite di album del genere.

Un bel tuffo nelle sonorità rock di quei veri gruppi che suonano davvero gli strumenti e non si lasciano certo affascinare dalla facile strada dei sint tecnologici. Lo testimoniano anche i loro video-concerti, dove si vede uno scatenato Alex Grillo suonare la batteria con doppia grancassa, rarissimo esempio sul palco di chi fa live.

Il disco parte forte e fa capire da subito di che note è fatto. Il primo brano, “Sudden Blast”, apre con il suono di sirene che annunciano colpi di batteria pesanti e chitarre roboanti con slanci alla “Top Gun”. Segue “Take on me”, che mantiene alta la quota hard rock. “Tell me” è il classico singolo da lanciare in radio, costruito su un refrain da cantare fin dall’inizio e che si infila bene in testa. In “Diana” si ascolta una melodia che sa di velluto. “You’re Gone” ha un ritmo incalzante durante le strofe.

Come per tutti i grandi gruppi rock metal del passato, sono i brani lenti che colpiscono in dolcezza per la loro costruzione melodica. Per i Nightblaze è il caso della canzone “Daughter”, una ballad struggente circondata da tastiere che creano un’atmosfera malinconica alla quale si contrappone una voce che infonde, in un tutt’uno col testo, calma e serenità. L’album non lascia spazi vuoti e tutti i brani si susseguono energici e melodici porgendo attimi di grande rock.

Nel complesso “Nightblaze” si rivela un album che sa fondere grinta e melodia, in grado di soddisfare tutti coloro che amano il rock visto in tutte le sue sfaccettature. Assolutamente consigliato per gli amanti del genere e anche per chi vuole fare un tuffo nel passato senza peccare di nostalgia. (Pierantonio Ghiglione)