GIGI MARRAS  "Canzoni con gli occhiali"
   (2024 )

Ascoltare questo nuovo disco di Gigi Marras significa entrare in una dimensione particolare, fatta di atmosfere musicali acustiche e raffinate, dove la chitarra ed il flauto dolce sono in evidenza (della prima il nostro cantautore è autodidatta mentre del secondo è diplomato in quel di Londra).

I testi sono molto articolati, dotati di rime scorrevoli e buona metrica, anche se a volte un tantino prevedibili, "filastroccheggianti" ed un pizzico logorroici.

I temi trattati sono diversi e spaziano da un certo intimismo esistenziale a situazioni vissute nel sociale. Non manca anche una incursione in calembour metaforici ("va' Gina va'"...) in "L'origine del mondo", quinto brano in scaletta.

Nella produzione di Marras, arrivato qui al suo quarto lavoro discografico, si percepisce una consolidata maturità artistica, data anche da diverse collaborazioni vissute su cui spicca quella con il compianto Andrea Parodi (storica voce del gruppo sardo dei Tazenda) ed un metodo compositivo su cui senz'altro influisce la formazione ingegneristica in acustica musicale del nostro artista cagliaritano.

In alcuni frangenti mi ricorda Massimo Bubola, in altri Angelo Branduardi piuttosto che Eugenio Finardi in versione meno rock. Delle dodici tracce originali che formano questo "Canzoni con gli occhiali", oltre al brano omonimo, sono molto rappresentative l'esistenziale "Non ti capita mai" e la sentimentale "Per parlare di te". Voto 6/7. (Roberto Celi)