ANDREA TICH "Masturbati prima e dopo"
(2025 )
Chi, come il sottoscritto, ha diversi capelli bianchi sul capo (o forse li sta già perdendo, quei capelli), non può non ricordare la fantastica epopea della Cramps Records.
Erano i meravigliosi, esplosivi ed innovativi anni ’70, e da quella visionaria etichetta uscirono capolavori seminali come i primi 5 dischi sia degli Area (“Arbeit macht frei” fu in assoluto il primo album edito dalla Cramps) che di Eugenio Finardi, così come “MONO tono”, “Kinotto” e “Pesissimo!” degli Skiantos.
Insomma, stiamo parlando del meglio della scena italiana di quegli anni, scovata e prodotta (fra l’altro) mentre nello Stivale si ascoltava tutt’altro. Intuizioni geniali, quindi, ed ancor più coraggio.
In quel contesto, nel 1978 uscì un album audace e temerario, fin dal titolo: “Masturbati”, del cantautore Andrea Tich, prodotto da quel genio di Claudio Rocchi. Sul momento non se ne accorsero in tanti (il disco non fece nemmeno un’apparizione nelle hit parade ufficiali), ma negli anni l’album assurse allo status di disco seminale e fondamentale.
Per questa ragione oggi (quando stanno per scoccare 50 primavere dalla sua nascita) il disco ritorna nei negozi e sulle piattaforme, a confermare l’unicità e la brillantezza, anche dopo quasi 5 decadi dall’uscita di quei brani divenuti, nel tempo, caposaldi della cultura alternativa e raro esempio di musica non allineata.
Nella nuova versione, edita dall’etichetta milanese Labellascheggia, oltre alle storiche canzoni del 1978 opportunamente restaurate, ci sono anche i provini originali, live e inediti, ma pure remix… come se Tich fosse paragonabile a U2 e Depeche Mode, che di remix vivono e prosperano. Ma non temete, lo spirito (e, se mi permettete, anche la faccia tosta) di quel prodigioso disco è totalmente intatta. A testimonianza di un periodo magico, che non mancherà di attrarre ed avvincere anche i giovanissimi.
Ma, attenzione: Andrea Tich non è un dinosauro sopravvissuto all’estinzione: è, ancora oggi, cantautore di grandissimo livello (e non solo cantautore, si è infatti distinto anche nella realizzazione di colonne sonore, background e pubblicità). Negli ultimi 30 anni ha poi realizzato ulteriori sette album, prima di questa nuova versione del suo disco d’esordio.
È quindi con infinito rispetto, oltre che con malcelata curiosità, che occorrerà approcciarsi a questo caposaldo. Con la stessa deferenza dovuta a quegli altri, pochi, capolavori che hanno segnato la musica di quegli anni e, al tempo stesso, di oggi, e pure del futuro. (Andrea Rossi)