ANAIS DRAGO  "Relevé"
   (2025 )

Guardando il Ted Talk di Anaïs Drago, possiamo vedere quanta energia abbia la virtuosa violinista nel raccontare la propria carriera musicale. Spiega che studiando violino, il suo destino sarebbe stato quello di suonare per un'orchestra. Ma Drago non voleva saperne di finire in un'orchestra ad ammuffire. Così ha creato il proprio percorso solista, che le ha fatto fare tantissima strada e ottenere riconoscimenti.

Nel discorso, a un certo punto cita Alejandro Jodorowski, il visionario regista cileno, il quale afferma che “la realtà danza”. Attorno a noi gli eventi capitano, sia quelli naturali che quelli realizzati dagli umani. Importante è la consapevolezza del continuo movimento, del flusso.

Da questa spinta nasce “Relevé”, uscito per Habitable Records, suonato da lei al violino e all'elettronica, Federico Calcagno a clarinetto e clarinetto basso, e Max Trabucco a batteria e percussioni. Il titolo dell'album è già un invito alla danza, al superamento della forza di gravità tramite la leggerezza dei movimenti di ballo. Infatti, i brani indugiano su rapide formule ritmiche, incastri di controtempi vivaci e anche complessi come quello di “Momentum”. Come canta Elio in “Ritmo sbilenco”: “Non si capisce il tempo e non mi annoio mai”. È proprio questo un caso!

Nel summenzionato Ted Talk, Anaïs Drago e Federico Calcagno a fine discorso suonano “Le danze della realtà”, che troviamo anche in quest'album. All'inizio, Drago realizza una specie di “smandolinato” sul violino, un trillo velocissimo, ottenuto però percuotendo l'archetto in una maniera che rende il suono particolarmente solido. Tutti e tre i musicisti assolvono a una funzione ritmica, non solo il batterista. È ritmo continuo e inarrestabile, anche in fase di assolo non si perde l'unitarietà.

Sorprende in particolare “Out of the Cage”, che all'inizio insiste su un unisono del trio, ripetuto in staccato, per poi avviarsi in una sorta di funk sui generis. È una zuppa di riferimenti stilistici, dall'avanguardia contemporanea al jazz al folk, tutto suonato con estrema perizia.

Impossibile non stare fermi con brani come “Corto Circuito” e “Balkan Nugget” che aprono e chiudono l'album. “Relevé” è un disco assolutamente energico che lascia quasi storditi dalla quantità di idee musicali espresse e cambiate a velocità lampo. (Gilberto Ongaro)