ARLO BIGAZZI & ELENA M.ROSA LAVITA "De[con]struction is creation"
(2025 )
“De[con]struction is Creation” è il nuovo album di Arlo Bigazzi ed Elena M. Rosa Lavita, arrivato a poco più di un anno dal precedente “D’altronde sono sempre gli altri”, che aveva sancito l’alba di una proficua collaborazione.
Il disco si inserisce nel solco di una sperimentazione realizzata con l’obiettivo di “decostruire” e reinterpretare le composizioni dell’album originale, con la collaborazione di una lunga schiera di musicisti prevalentemente attivi in territori industrial e ambient.
Rimane difficile, comunque, etichettare il sound di questo disco: i brani scivolano lungo un crinale sottile fra industrial e ambient, appunto, ma anche noise, drone e qualche sfumatura più vicina al jazz moderno.
Il viaggio comincia con “Enemies”, distrutta e ricostruita da Black/Lava, e corre fino a “Poussière”, rivisitata da Mulo Muto: i brani appaiono spesso irriconoscibili rispetto alla forma originaria, collocandosi ostinatamente in quell’altrove tanto agognato con questo esperimento.
“Manrovesci” (firmata ODRZ) e “Serva di dolore” (Sigillum S) sono probabilmente i due brani più capaci di simboleggiare queste pulsioni, ma tutto il disco rappresenta un bellissimo manifesto di musica sperimentale tra ambient industriale e noise. Chiude “il remix dei remix” realizzato dagli stessi Bigazzi e Lavita: un omaggio ai partecipanti, utilizzando stralci dei vari remix dell’album.
“De(con)struction is Creation” muove da presupposti quasi “scientifici” per incarnare un’esigenza di ricerca e di composizione e scivola fluido con suoni che, per loro stessa natura, fluidi non sono: un altro importante tassello nell’ottimo percorso discografico dei due artisti. (Piergiuseppe Lippoli)