VALERIO BRUNER  "Maddalena"
   (2025 )

È uscito a maggio, per l’etichetta Ulisse Records, “Maddalena”, quinto album del cantante Valerio Bruner. Otto tracce di autentico rock partenopeo, tutte cantate in napoletano.

Registrato in trasferta al Deck Lab Studio di Rimini, il disco vede l’importante presenza di Gianluca Morelli, che ha curato la produzione, gli arrangiamenti e il mixaggio e che, non contento, ha suonato su diverse tracce il piano, le chitarre, il basso e ha pure fatto la programmazione elettronica.

I testi sono la colonna portante di questo cd: si parla di solitudine, di emarginazione e di indifferenza. Brumer ha preferito dedicare le sue canzoni alla Napoli che non si vede e che non si sente, ma che vive o sopravvive tutti i giorni tra povertà e difficoltà.

Il brano “Maddalena” ci porta in uno di quei vicoli dove una prostituta siede in attesa dei clienti. Una donna che, nella sua triste vita, in mezzo agli abusi e ai peccati, sembra riporre la sua unica speranza in Dio, cercando una redenzione, almeno spirituale.

Poi si arriva in “Piazza Garibaldi”, limitrofa alla stazione di Napoli Centrale: realtà difficile dove, secondo l’autore, l’indifferenza verso gli emarginati regna. Poi un bel brano rock, “Frat’ a me”, che narra di un dialogo interiore dopo una delusione d’amore. Stesso stile per “Sanghe”, che parla di come si deve resistere agli alti e bassi della vita.

Sonorità più mediterranee arrivano con “Malammo”, mal’amore. Dal sapore più melodico “Nun t’arrennere maje”: brano che parla di come in questo periodo sia facile essere tagliati fuori da tutto: dal lavoro e dalla società. “Marzo ‘o ssaje” è in perfetto stile The Boss, facendo così emergere le contaminazioni e l’autore che più ha influenzato Bruner.

Chiude l’album “Nisciuno se salva”, una sorta di elegia, di tormento grunge, che vede la fede come un’unica salvezza. Altri musicisti presenti sono Mario Ingrassia, batteria e basso, Omar Bologna alle chitarre elettriche, Enrico Giannini ai synth e all’organo hammond e infine Lorenzo Semprini all’armonica.

Quanta storia nella musica napoletana: secoli e cantanti hanno scritto una enorme quantità di brani che spaziano dai più classici fino ad arrivare a oggi. Di sicuro Valerio Bruner è un chiaro esempio di questa splendida evoluzione. (Andrea Allegra)