COBOL PONGIDE  "Kosmodrom"
   (2025 )

Con ''Kosmodrom'', i Cobol Pongide firmano il loro lavoro più maturo e coerente, un album che riesce a fondere immaginario fantascientifico, riflessione politica e ricerca sonora in un’esperienza d’ascolto giocosa e profonda.

Il progetto, metà umano, metà robotico, come amano definirlo, costruisce un universo musicale in cui tastierine vintage, sintetizzatori giocattolo e drum machine artigianali, diventano strumenti di una poetica retro-futurista sorprendentemente attuale.

Ecco che il viaggio interstellare tra suono e pensiero dei Cobol Pongide si riconosce al primo ascolto. L’uso di strumenti minimal e suoni volutamente grezzi non è un limite tecnico ma una scelta estetica precisa, che restituisce la sensazione di un futuro immaginato da un’altra epoca: lucido, colorato e un po’ distorto.

In ''Kosmodrom'' la musica elettronica ritrova la sua infanzia, fatta di circuiti, plastica e meraviglia. Ogni brano diventa un capitolo di questo percorso evolutivo, con riferimenti che vanno dalla critica al “capitalismo spaziale” alle visioni utopiche di una società post-umana.

La coerenza è totale: testi, suoni, copertina e persino i titoli delle canzoni compongono un unico racconto, coerente e profondamente visionario che spazia dal pop al synth-pop, per arrivare al retrofuturismo elettronico.

I Cobol Pongide non cercano l’omologazione perché la loro direzione è politica, ironica e radicalmente indipendente.

ù L’album, uscito il 3 ottobre 2025, è composto da 17 brani, per oltre un’ora di musica. “Datemi il genoma”, terza traccia, ha un titolo provocatorio proponendo il tema genetico, fantasticando sulle origini, di “ciò che siamo fatti”. La musica che probabilmente è più iconica, con elementi più marcati di sintetizzatore, sembra raccomandarci: “Non dimenticare da dove vieni”! Oppure domandare: “Volete il genoma per manipolarci?”

Se dovessi consigliare ''Kosmodrom'' lo farei a chi ama il synth-pop, electropop con una vena sperimentale, condensati in un concept album dove la fantascienza, la critica al modello dominante, l’immaginario retro-futurista sono i temi centrali.

''Kosmodrom'' dei Cobol Pongide è un album che vale la pena ascoltare, perché unisce creatività musicale, coerente visione artistica e riflessione critica. Voto 7. (Tatiana Lucarini)