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SIROM "In the wind of night, hard-fallen incantations whisper"
(2025 )
Li avevamo incontrati tre anni fa nel loro “trono liquefatto della semplicitŕ” (http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=9199), con il loro avant-folk immaginario che non si riesce a geolocalizzare.
Ora sono tornati i Širom, trio sloveno in grado di suonare circa ventiquattro strumenti, tra cui diversi da loro fabbricati, con il nuovo album “In The Wind Of Night, Hard-Fallen Incantations Whisper”, uscito per Glitterbeat/Tak:til Records, e si riconfermano degli abili creatori di atmosfere ipnotiche.
Come al solito, a parte due brevi episodi di 3 minuti e uno di quasi 6, le tracce sono lunghe: sono viaggioni di 16, 14, 11 e 18 minuti. Lunghi sono anche tutti i titoli, sono espressioni poetiche come quello dell'album: “Between the Fingers the Drops of Tomorrow's Dawn”; “Curls Upon the Neck, Ribs Upon the Mountain”; “No One's Footsteps Deep in the Beat of a Butterfly's Wings”; “Tiny Dewdrop Explosions Crackling Delightfully”; “Hope in an All-Sufficient Space of Calm”; “The Hangman's Shadow Fifteen Years On”; “For You, This Eve, the Wolves Will Be Enchantingly Forsaken”.
I brani sono esperienze dilatate in cui gli strumenti sono come personaggi di una storia astratta, compaiono, ricompaiono dopo un po', e sono tanti: accanto ai piů riconoscibili violino e banjo, c'č anche il balafon, xilofono tipico dell'Africa Occidentale, strumento fisso nei dischi dei Širom; la ghironda, cordofono medievale europeo; poi la lira, la tampura brač (chitarra balcanica) e una miriade di percussioni e vari oggetti. Talvolta due del trio cantano, senza parole.
Tra gli strumenti citati, leggo anche un “fipple flute”. Senza barare cercando sul motore di ricerca, aspetto che si faccia vivo questo flauto, chiedendomi quale sia. Sarŕ simile al tin whistle celtico? Ero fuori strada. In “The Hangman's Shadow Fifteen Years On” arriva il cinguettio: si tratta proprio del “flauto dolce”, quello che in Italia ci ostiniamo a imporre a scuola. Viene suonato come uno studente che fa lo spiritoso: muovendo vorticosamente le dita sui buchi, per ottenere quella cascata di note apparentemente casuali, qui utilizzate in maniera evocativa.
I Širom sono Ana Kravanja, che abbiamo incontrato anche duettare con Elisabeth Harnik nel 2023 (http://www.musicmap.it/recdischi/ordinaperr.asp?id=9962); Iztok Koren e Samo Kutin. In questi brani ci si perde volentieri, restando affascinati dalla ricchezza timbrica che ci accompagna nell'ipnosi, che nel brano di chiusura sembra rivelare un approccio rituale. Tra fiabe e incanti. (Gilberto Ongaro)