OVERMOOD  "Sorry for the setbacks"
   (2007 )

Dischi come questo danno, semplicemente, gioia. Non perché il contenuto sia simpatico o comico (stile Elio e le Storie Tese), o particolarmente positivo come messaggi o contenuti: ma, in effetti, solo perché questo è un gran disco. Scritto ed intepretato con grande voglia, con grande passione e, presumiamo, pure con grande emozione in fase di realizzazione.

Si coglie nelle note di questa band una voglia di suonare, una voglia di fare musica per quello che è (senza, quindi, secondi fini ne' ricerca di tornaconti personali) che, davvero, è impossibile non farsi contagiare. Colpa della gioventù di questi ragazzi di Alessandria? Già, forse; ma di sicuro non è tutto qui.

Qui c'è anche talento, padronanza musicale, ed anche una cifra stilistica, in fase di scrittura, tutt'altro che trascurabile. In poche parole: un album come quelli di un tempo, vissuto, discusso, digerito, sminuzzato nei più piccoli particolari, e solo allora messo su cd. Ascoltatevi "Restless Song", "Odds & Ends", o ancora il singolo "Grain Of Hope", e capirete di cosa parlo.

Belli, i tempi in cui la musica veniva vissuta così. Meno male che ora, nel nuovo millennio, e nelle nuove (discutibili) concezioni musicali, abbiamo gli Overmood. A darci un po' di speranza. (Andrea Rossi)