CAPAREZZA  "Verità supposte"
   (2003 )

“Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista. Il secondo album è sempre il più difficile le le…”. E se ce lo dici tu, noi ti crediamo, ma garantisco che non si direbbe affatto. Il “modus operandi” di Caparezza fa sembrare tutto semplice, nei suoi testi non c’è una sbavatura, ed ogni singola nota o rima sembra nata per stare dove lui l’ha collocata. L’originalità, con cui l'artista può parlare di temi attuali senza mai essere ripetitivo o dare la sensazione di imitare qualcun altro, è la causa di quella sensazione che accompagna l’ascoltatore dall’inizio alla fine di ogni traccia, esprimibile con la frase: “ma come diavolo ho fatto a non pensarci io?”. 'Verità Supposte' parla di noi utilizzando la nostra stessa lingua, ma Caparezza riesce ad essere avanti anni luce su entrambi i fronti. Il suo lavoro è più simile a quello di un archeologo che, con pazienza, riporta alla luce un fossile, piuttosto che a quello di un artista che dal nulla scrive una canzone: un archeologo che lascia a casa setaccio e scalpello e si presenta con musica e parole. Da 'Verità Supposte' sono stati tratti numerosi singoli, è l’album più prolifico da questo punto di vista; si comincia con 'Follie Preferenziali', che conquista un ruolo di comparsa nelle televisioni di musica e nelle radio, per arrivare a 'Il Secondo secondo me'. Questa è probabilmente la prima goccia di un vaso destinato a traboccare, si inizia a sentire qualcuno che fischietta il motivo e non mancano le prime suonerie: ma il meglio deve ancora arrivare. E il meglio risponde al nome di 'Fuori dal Tunnel'. Da questo momento in avanti da vostro figlio di 4 anni a vostra nonna di 80 chiunque saprà chi è Caparezza. Ogni trasmissione televisiva si impegnerà per incoraggiare chi crede di stare ascoltando la tipica traccia scritta a tavolino per conquistare il Festivalbar e per vincere il “prestigiosissimo” e “ambitissimo” titolo di Tormentone dell’Estate. Ma diamoci un taglio! Prima di tutto l’unica trasmissione (ad esclusione di quelle musicali) a cui Caparezza abbia mai concesso i diritti per 'Fuori dal Tunnel' è Zelig; e, in secondo luogo, il pezzo non sarebbe nemmeno dovuto uscire. Il video, infatti, venne mandato in onda per la prima volta diversi mesi dopo la pubblicazione del disco ed è da escludere la tesi della mera azione di merchandising. Sta di fatto che non molti si presero il disturbo di ascoltare le parole della canzone considerandola troppo stupida perché ne valesse la pena; questo è il motivo per cui, ogni volta che una persona sostiene di apprezzare Caparezza, deve immediatamente aggiungere cento parole quasi per scusarsi o legittimare la propria ammirazione. Caparezza, dal suo canto, ha beneficiato della grande popolarità nonostante questa sia nata da tutta altra strada rispetto alle sue aspettative (ma non è forse grazie ad un errore che Fleming scoprì la penicillina?). Il mese successivo esce anche 'Vengo dalla Luna' che contribuisce a rafforzare ancor di più la fama del personaggio: il pezzo diviene uno tra i cavalli di battaglia dell’autore che, ancora oggi, non rinuncerebbe mai ad inserirlo nella scaletta di ogni suo concerto. Il cerchio viene chiuso da 'Jodellavitanonhocapitouncazzo', brano che mette in discussione tutti i precedenti (e anche la notorietà acquisita, dato che non raggiunse mai i piani alti delle classifiche). 'Verità Supposte' è uno di quei dischi che ad ogni ascolto hanno ancora qualcosa da dire. Pensi di avere finalmente capito ogni metafora e ogni simbologia, ma alla fine c’è sempre almeno un’allusione che ti sfugge; e mi piace pensare che le cause delle 31 settimane consecutive passate in classifica, di un disco di platino e di due d’oro siano da ricercare qui e non solo nell’efficacia di una sola canzone. (Moris Carriero)