CARILLON DEL DOLORE  "...Per portarti questo scrigno"
   (2008 )

Ecco la dark band italiana per eccellenza, in questa doppia antologia con inediti. Tra leggende, voci di corridoio e poche fonti certe, il loro culto è arrivato intatto fino ad oggi, e non è un caso se ancora oggi ci sono ancora schiere di fans che cercano loro materiale, che passano ore a riguardare le loro copertine o ad ascoltare ed imparare a memoria i loro testi e canzoni. La band si formò all’interno della scena punk/new wave romana di inizio anni ottanta (Illogico, Videozona, Style Sindrome, Luxfero, Bloody Riot e molti altri): Tommaso Timperi e Franzisco Franco provenivano dai Panzer Commando, band hardcore/punk tra Germs e Discharge; Paolo Taballione, invece, arrivava dagli Atrocity Exhibition, band all’incrocio tra Cure, Joy Division e Bauhaus, ma con un accento tribale e malato. La fervida attività live e la frequentazione del ritrovo punk romano, il Bibo Bar, portò Paolo e Tommaso a conoscersi. Nel 1983 i Carillon del Dolore erano nati, tra ore incessanti di prove in cantina e la volontà di fare qualcosa che doveva sovvertire ogni regola di ordine, e proprio questa “attitudine punk” portò alla produzione di composizioni così tortuose e articolate al tempo stesso. ''Fiori malsani'' è il loro primo lavoro in cui, oltre ad un influenza della wave anglosassone dell’epoca, c’era una forte furia post punk, pregna di accelerazioni e decelerazioni, a cui si contrapponeva l’acidissima slide guitar di Taballione. Ma già nell’album successivo, ''Trasfigurazione'', la furia post punk dell’esordio viene smussata. I suoni si fanno più freddi e chirurgici, viene abbandonato l’inglese a favore della nostra lingua madre e negli album successivi la lentezza viene sempre più esasperata. Cambio di formazione nell’84 e cambio di nome nell’85, anno in cui Valor dei Christian Death, in veste di arrangiatore, fece implodere la band che sparì nel nulla venendo consegnata alla storia. Nel 2007 il primo saluto postumo agli ammiratori, che continua anche quest’anno per un ultima danza. Irripetibili ed inimitabili, i Carillon del Dolore viaggiano ancora nel cuore e nella mente di coloro che, oggi come allora, si lasciano trasportare dalle loro melodie.