ANIA  "Nuda"
   (2008 )

Ania nasce a Napoli in una famiglia in cui da subito respira musica. Infatti comincia molto presto a seguire le orme paterne come musicista e cantante. Già all'età di 15 anni intraprende studi di canto esibendosi contemporaneamente in vari locali campani accompagnata dal padre. Dopo poco tempo inizia a sentire l’esigenza di fare maggiori esperienze e per questo mette su una prima band under 18 chiamata “Rock Impression”. Successivamente milita in altri gruppi musicali, sempre dalla sonorità pop rock, esibendosi in club e locali della sua città e non solo. Dai 15 ai 18 anni quindi combacia gli studi scolastici con gli studi musicali, studiando canto con alcuni fra i migliori insegnanti a Napoli, studi che prosegue tutt’oggi. Da solista partecipa a varie manifestazioni canore anche internazionali tra cui un festival svoltosi a Budapest dove si è esibita presso l'ambasciata e in piazze della capitale ungherese accaparrandosi il primo premio come interprete della musica italiana all’estero. A Bochum (Germania) si esibisce in locali e club tedeschi, e successivamente si trasferisce per tre mesi nel Connecticut (Stati Uniti) per studiare nuove techiche di canto e fare esperienze musicali che le lasceranno il segno nella sua formazione artistica. Nel frattempo inizia a scrivere brani propri e, partecipa (con lo pseudonimo di Maya) come cantautrice alle selezioni per l'"Accademia di Sanremo" arrivando alle semifinali. Dopo l'esperienza dell'Accademia partecipa come interprete alle finali del "Festival di Napoli" tenutesi a Roccaraso, e subito dopo forma un gruppo di tre elementi, gli "Onirica" con cui sperimenta un genere rock elettronico. Partecipa e arriva alle finali del concorso "Premio Lunezia "ad Aulla nel 2001, concorso di grande valenza culturale che premia la parte autoriale della cantante. Nello stesso anno, si esibisce alle finali giovani emergenti del "Neapolis Rock Festival" a Napoli. Intanto, fra un’esperienza e l’altra, Ania continua il suo lavoro di scrittura e composizione, e nel 2002 si trasferisce a Milano, dove attualmente vive, e comincia un intenso lavoro con il produttore e arrangiatore Luca Rustici che diventa suo discografico con l’etichetta L’n’R Productions (distribuita dalla Universal). A fine 2005 la cantautrice lancia il suo primo singolo “Pezzi di Vetro”, che anticiperà l’uscita del suo primo lavoro discografico. Infatti nel 2006 ,con Rustici ed in collaborazione con Massimo Russomanno, Ania realizza il suo primo album “Tutto e Niente”, con il quale si affaccia per la prima volta sul mercato discografico. ”Tutto e Niente” raccoglie ampi consensi di pubblico ed esprime, soprattutto, la forte personalità e sonorità rock di Ania. Ania comincia da subito ad essere apprezzata, oltre che come cantautrice, anche come autrice per altri noti artisti. Tra questi Mina, che canta la sua “Alibi” scegliendolo tra l’altro come suo secondo singolo dell’album “Bau” (2007), Lee Ryan (dei Blue) a cui scrive la versione italiana di “Army of Lovers” che diventa “Ho te”, Mietta con “Quanto ci vorrà” e anche Antonino con “Resta come sei”. Nell’inverno 2006 comincia il primo tour live di Ania, esibendosi nei piu rinomati club italiani accompagnata dalla sua band. Durante tale tour Ania ha il piacere di esibirsi in duetto con vari artisti tra cui Loredana Bertè e Massimo di Cataldo. Nel frattempo scrive e compone nuove canzoni e nel novembre 2007 ritorna con un nuovo singolo, “E’ tutto qui”, che sarà presente in classifica tra i singoli piu venduti del 2007, e che anticiperà il nuovo album di Ania. Dopo due anni dal primo lavoro discografico “Tutto e niente”, e un accurato lavoro di scrittura, nel 2008 Ania torna quindi sul mercato discografico italiano con questo suo nuovo album dal titolo “Nuda”. L’album, anticipato dall’omonimo singolo, è subito molto apprezzato da pubblico e critica, ed è accompagnato da uno straordinario video in alta rotazione sulle emittenti televisive musicali e da un tour live che prosegue nell’estate 2008. Amnesty Italia sceglie inoltre il brano e il videclip di “Cambiami il destino”, per “aver voluto affrontare un tema così attuale e importante come quello della Pena di Morte”: così il video affiancherà la campagna di Amnesty contro la Pena di Morte.