MARIO LAVEZZI  "A più voci"
   (2009 )

Produttore, compositore, arrangiatore, talent-scout, chitarrista, cantante, in una sola parola uno dei più raffinati “music maker” italiani (attività che gli valse un “Telegatto” qualche anno fa), Mario Lavezzi quest’anno festeggia i 40 anni dalla sua prima canzone, “Il primo giorno di primavera”, in una carriera che lo ha portato a scrivere, cantare, produrre, arrangiare, suonare canzoni e dischi tra i più conosciuti della nostra musica. Nel 1963, dall’incontro con altri amici del quartiere dove viveva a Milano, nascono "I Trappers", un gruppo di studenti di cui facevano parte, oltre a Lavezzi, che ne sarà il cantante-chitarrista, anche Tonino Cripezzi (due anni più tardi entrerà nei "Camaleonti"), Bruno Longhi (oggi noto cronista sportivo), Mimmo Seccia (che entrerà a far parte dei "Ragazzi della via Gluk" ed oggi gestisce il club "Gimmi's" di Milano) e Gianfranco Longo (altro futuro componente dei "Ragazzi della via Gluk"). De “I Trappers”, nel 1965, e per un breve periodo, fece parte anche Teo Teocoli come cantante solista. Il gruppo ha inciso un singolo dal titolo "Ieri a lei", versione italiana di "Yesterday" dei Beatles. Nell'estate del 1966, dopo lo scioglimento de "I Trappers", Lavezzi viene chiamato a far parte de "I Camaleonti" sostituendo Riky Maiocchi, allora cantante e leader del gruppo. Con la band ha registrato l'album "I Camaleonti" e i singoli "Portami tante rose" (‘66), "Non c'è niente di nuovo" (Cantagiro ‘67) e "L'ora dell'amore" (‘67). Nel 1968 lascia "I Camaleonti" per il servizio militare. Alla fine del 1968 incontra Mogol e inizia la sua attività di compositore, scrivendo "Il primo giorno di primavera" (il testo è firmato da Cristiano Minellono e dallo stesso Mogol). La canzone, prodotta da Lucio Battisti e da Mogol, fu portata al successo dai “Dik Dik”, raggiungendo il primo posto in classifica nel settembre del 1969. Nasce in quel periodo la NUMERO UNO, mitica label fondata da Mogol e Battisti che darà inizio alla carriera di moltissimi artisti, tra i quali Edoardo Bennato, Gianna Nannini, Formula 3, Premiata Forneria Marconi, Adriano Pappalardo, Flora Fauna e Cemento, Bruno Lauzi, Umberto Tozzi ed Oscar Prudente. Mario Lavezzi entra subito a farne parte, come autore, produttore e interprete. Durante il periodo di permanenza alla “Numero Uno” nasce la lunga amicizia con Lucio Battisti, basata anche su una profonda stima reciproca che dà inizio ad una collaborazione professionale che è continuata per molto tempo. Fonda poi nel 1972 i "Flora Fauna e Cemento" e, nel 1974, “Il Volo”, gruppo “progressive” che si ispirava alle nuove tendenze musicali di quegli anni, formato dagli ex “Formula 3” Alberto Radius, Gabriele Lorenzi, con Vince Tempera e Gianni Dall'Aglio (ex "Ribelli"). Inizia poi finalmente la sua attività di cantautore: nel '76 il suo album d'esordio ''IAIA', nel '78 ''FILOBUS'', nel '79 ''CARTOLINA'', nell'82 ''AGRODOLCE'', nell'84 ''GUARDANDOTI, SFIORANDOTI'' e nell'85 ''MARIO LAVEZZI''. Ma, già dal 1975, con Loredana Bertè, Lavezzi aveva cominciato la carriera di produttore, occupandosi della produzione di cinque degli album più rappresentativi di Loredana. Negli anni seguenti, produrrà Fiorella Mannoia e Anna Oxa, lavorando ad alcuni dei migliori album delle “signore della musica italiana” (da “Bandabertè” per Loredana a “Momento delicato” per Fiorella e “La mia corsa” per Anna). Negli ultimi anni, ha composto svariato altro materiale, comprese quattro canzoni per l’album “L’amore ci cambia la vita” di Gianni Morandi (tra le quali “Una vita normale”, che è stata sigla del programma televisivo “Uno di noi”), ha curato la produzione dell’album di Antonino, “Nero indelebile”, e ha scritto molti dei successi e prodotto gran parte degli album di Ornella Vanoni, tra cui “Una bellissima ragazza” (firmando anche il singolo “Qualcosa di te”) ed il recentissimo “Più di me”, che contiene alcuni classici del repertorio di Ornella cantati in duetto con Baglioni, Jovannotti, Dalla, Morandi, Giusy Ferrero, Carmen Consoli e I Pooh. Ma torniamo un attimo indietro. Negli anni ’80, Lavezzi scrive molti successi: solo tra il 1988 e il 1989 firma con Mogol due tra le più conosciute canzoni di quegli anni, “Vita”, interpretata da Lucio Dalla e Gianni Morandi per il progetto “DallaMorandi”, e “Varietà”, grande successo che riporta Morandi ai vertici delle classifiche. A questo punto, sente la necessità di registrare un disco tutto suo, dove ospitare tutti quegli artisti con i quali aveva collaborato. E' così che nasce il progetto “Voci”, che sarà il primo di una serie di tre album realizzati con il medesimo concetto. Nel primo album, del 1991, pubblicato dalla Dischi Ricordi in collaborazione con la Fonit Cetra, appaiono molti dei più rappresentativi artisti del nostro panorama musicale: Lucio Dalla, Raf, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Mango, Gianni Bella. L’idea ottiene un notevole successo (130.000 copie vendute). Nel 1993 è la volta di “Voci 2”, con Biagio Antonacci, Luca Carboni, Mango, Laura Valente, Paolo Belli, Alessandro Bono, Cristiano De Andrè, e, nel 1997, di “Voci e chitarre”, che ospita alcuni tra i più virtuosi chitarristi internazionali come Steve Lukather (Toto), Frank Gambale (Chick Corea band) e Lee Ritenour. Nel 1999, esce la raccolta “Senza catene” e, nel 2004, pubblica “Passionalità”, che contiene l’inedito omonimo scritto in collaborazione con Maurizio Costanzo, ed interpretato con Veronica Piris, ed è composto da 12 canzoni edite cantate in duetto con Loredana Bertè, Anna Oxa, Ornella Vanoni, Marcella Bella, Ivana Spagna, Fiorella Mannoia e Fausto Leali. Oggi, per festeggiare il quarantennale della sua carriera, Lavezzi arriva al Festival di Sanremo: per la prima volta, Mario Lavezzi è salito sul palco del Teatro Ariston per il suo nuovo progetto, condiviso da un’altra grande artista come Alexia, per presentare “Biancaneve” (canzone scritta con Mogol) ed una raccolta, questa, “A più voci”, che raccoglie il meglio degli ultimi album di Mario Lavezzi, eseguito insieme a molti famosi artisti italiani ed internazionali, il meglio dei “duetti” realizzati da Mario Lavezzi nei suoi 40 anni di canzoni, scritte e cantate con molte delle firme più prestigiose della musica italiana. Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Raf, Mango, Riccardo Cocciante, Fiorella Mannoia, Teo Teocoli, Loredana Bertè, Paolo Belli, Laura Valente, Ivana Spagna, sono alcuni dei nomi presenti nelle diciannove canzoni che compongono questo album, fino ovviamente ad Alexia ed alla loro “Biancaneve”. La raccolta contiene “Succede”, cantata con Gianni Morandi, che fu uno dei più grandi successi dell’inizio degli anni ’90; “Vita” (che Mogol e Lavezzi affidarono al progetto “DallaMorandi” e che diventò l’hit di quella stagione); “Varietà”, ancora oggi uno dei più grandi successi dello stesso Morandi; “Dolcissima”, una delle canzoni “più suonate” dalle radio negli anni ’80 e qui interpretata con Marcella Bella; “Insieme a te”, portata al successo dalla Vanoni, e un “inedito” Biagio Antonacci in “La bandiera”. Ci sono poi canzoni cantate “a più voci”: “Se rinasco”, con la Bertè (che duetta con Mario anche su “In altomare”) e la Mannoia, che canta anche “Momento delicato”. “Giorni leggeri”, con Cocciante e Dalla; “Bianche raffiche di vita” e “Per la gloria”, eseguite da una sorta di “nazionale” della musica italiana (Raf, Mango, Luca Carboni, Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Laura Valente...). Eppoi, le “chicche” per il pubblico di appassionati: Teo Teocoli che canta “La locomotiva”; Maurizio Costanzo che firma il testo di “Passionalità”; la già citata “superband” di chitarristi di fama mondiale (Lukather, Gambale e Ritenour) che accompagna Eros Ramazzotti e Lavezzi in “Insieme a te sto bene”. Un album di grandi successi e di canzoni da riscoprire, comunque un disco di grande musica italiana.