STEVE SALUTO  "Resurrection"
   (2010 )

Che il nostro Steve Saluto ci abbia abituato alla qualità (nonché alla quantità), è indubbio, ma addirittura stupirci così positivamente è veramente straordinario. Dimostrazione è l'ottimo "Resurrection", edito dalla Emmeciesse Music Publishing e pubblicato con una veste grafica eccellente e in versione limitata in digipack. Sedici gioielli che impreziosiscono ulteriormente la sua carriera artistica, che dal 2000 ha visto una notevole impennata di produttività, culminata con il bellissimo "Rough beat" del 2008, il lavoro della consacrazione definitiva di un artista innamorato del rock più puro e viscerale, dotato di una tecnica chitarristica invidiabile, ma soprattutto di un feeling sensazionale. Nell'album troviamo come special guest il grande artista americano Richie Kotzen che possiede una voce carismatica, bluesy e potente. Hard rock venato di blues è il credo di questo "Resurrection", che colpisce diretto nel segno con la energetica e scoppiettante irruenza di "Too Late" e "Out of time", passando per lidi d'ispirazione con la sensuale "I still fall", attraverso la struttura dilatata della stupenda strumentale "Walkin". Segue l'intensa e funky "One life", una sorta di commistione fra soul e groove, dove non possiamo esimerci dal battere freneticamente il piede a ritmo e lasciarci trascinare dalle magnifiche melodie. Direttamente dai primi anni '70 arriva la magniloquente "Don't waste your time", con una melodia vocale struggente ed evocativa, uno dei più bei pezzi ascoltati nell'ultimo decennio! "Rough beat" è vulcanica ed erutta riffs e fraseggi chitarristici di grande impatto, mentre "The right man" e "Fly" ci riportano nelle immaginarie e polverose highway californiane. Ottimamente eseguita live, "Train jumpers" ci trasporta nella dimensione più consona a Steve: il richiamo del palco è molto forte, quest'anno si è potuto esibire al Mei Di Faenza e al NAMM di Los Angeles. "Resurrection" è un vibrante strumentale, ed è facile sognare ad occhi aperti. Intimista e delicata "You show me", un brano acustico stupendo e sognante dove un ispirato Kotzen si supera con un interpretazione da brivido! Stesse emozioni anche nella strepitosa "I keep waiting". Il carisma e lo stile emozionale di questo artista di caratura internazionale risulta essere la punta di diamante di un disco che diventerà un must per tutti i grandi intenditori di ROCK. L'impressione è che Steve Saluto abbia una tale consapevolezza dei propri mezzi da saper sempre trovare la soluzione giusta al momento opportuno, e questo lavoro ne è dimostrazione. Noi godiamoci questo suo stato di grazia! (Ivan Dragomilov)