ORIGINAL CAST  "Jesus Christ superstar"
   (1973 )

Un enorme palcoscenico con luci sfavillanti, macchine per la pioggia a simulare il vento, dispositivi per produrre fuoco e fumo, un potente impianto di raggi laser. Tutto questo spiegamento di mezzi per la storia più famosa dell’umanità, quella di Gesù. Che ha le sembianze di un giovanottone biondo, un po’ hippy che canta e balla. Sebbene la sua vicenda sia "nota", lunghe code di pubblico si snodano davanti al teatro Hellinger, per acquistare i biglietti che all’inizio dell’anno 1972 permetteranno loro di assistere allo spettacolo. In Usa incassa circa dodici milioni di dollari. Il successo di JESUS CHRIST SUPERSTAR cominciava ben prima, nel 1970, quando Lloyd Webber e Tim Rice lanciarono sul mercato un singolo dal titolo SUPERSTAR. Il successo fu rapidissimo e davanti a questo consenso tributato dal pubblico, gli autori decisero di sfruttare il filone improntando un musical sulla passione di Gesù, poi trasformato in film nel 1973. La musica è superba, gli attori sono bravi, la regia è moderna, la trama è nota. Gesù è in bilico tra il Vangelo e le più avanzate visioni teologiche cosicché il sacrilegio colpisce l’immaginario della gente. Un Gesù trasportato ai nostri giorni, sicuramente hippy. Il Time pubblicò una copertina con un Cristo mezzo hippy e mezzo sacra sindone con queste parole a forma di aureola sul capo: THE REVOLUTION OF JESUS. Si sosteneva il ruolo di Gesù come nuovo leader della gioventù contestatrice americana, quella che manifesta contro la guerra in Vietnam. La Chiesa ha opinioni differenti ma comunque, in situazioni come questa, non si può discutere di religione in termini strettamente teologici. Si arriva all'urso che viene bandita in Sud Africa la colonna sonora dello spettacolo teatrale JESUS CHRIST SUPERSTAR (ancora prima di diventare colonna sonora cinematografica). Le motivazioni sono di carattere religioso: la colonna sonora viene considerata blasfema ed incitante alla corruzione e alla violenza. Provvedimento che colpì non poco il mondo della musica pop, ormai abituato alla circolazione del disco, trasmesso perfino da Radio Vaticana che la trovò assolutamente non in urto coi testi sacri. Fu un successo senza precedenti, ancor oggi un Musical con la M maiuscola. Nonostante la totale chiusura estiva delle sale cinematografiche, l'opera rock basata sulla vita di Gesù ancora nel '74 è pressoché inamovibile nelle prime visioni e non c'è arena estiva che non la proietti ogni sera. Sta facendo guadagnare vagonate di soldi ai suoi autori, Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. In Italia, di questo doppio album sono state vendute 250.000 copie! Gran parte di questo successo di vendita va a Carl Anderson, attore che oltre ad impersonare la figura di Giuda canta la title track, cioè quella SUPERSTAR, che non ha bisogno di commenti. Altro brano guida del disco è la strafamosa I DON'T KNOW HOW TO LOVE HIM, cantata da Maddalena, al secolo Yvonne Elliman, che vanta cover in tutto il mondo. Da noi la più nota è quella della Vanoni. La "moda" di Gesù sta coinvolgendo i giovani di tutto il mondo anche se per questa volta, il maestro (Ted Neeley, il Gesù cinematografico) è stato battuto dall'allievo Giuda sul piano vocale. E questo doppio LP fu, a sorpresa, il più venduto in Italia dell'anno '74. (Christian Calabrese)