FREI  "2013: odissea nello spiazzo"
   (2013 )

“Quando ero un bambino guardavo film di fantascienza che raccontavano il 2000 come l’era in cui avremmo esplorato le cavità dei pianeti e i sentieri delle galassie. Lo spazio sembrava alla nostra prossima portata. Siamo nel 2013 e io, nello spazio, non ci sono ancora andato. Continuo disperatamente a sognare di esplorare l’universo, guardo come un pervertito documentari e immagini fotografate dai telescopi, che tutte le volte mi lasciano a bocca aperta, e mi chiedo sempre se in qualche luogo, nelle profondità dell’universo, ci sia qualcuno che sta a bocca aperta come me. Vivo così la mia odissea nello spiazzo di casa, sotto una volta celeste che fa il verso alla mia mediocrità, alle mie vicissitudini, alle mie manie, e ogni volta che mi fermo a guardarla, per un attimo, resto senza parole”. ''2013: Odissea nello spiazzo'' è il secondo disco di Frei: a solo un anno dall’esordio con “Sulle tracce della volpe”, Frei ritorna con un lavoro completamente nuovo nei suoni, nelle scelte artistiche, di produzione e nella stesura dei brani. Privilegia il pop come mezzo per tradurre storie e sensazioni in musica, ma lascia spazio a momenti di narrazione che riportano la canzone a respirare ciò che racconta, a volte con un impeto di voce graffiante, altre con il tono pacato e posato di chi osserva una storia mentre la sta raccontando. Le canzoni sono nate separatamente l’una dall’altra, in diversi periodi dell’anno. Ma tutte legate o forse sottomesse, alla forte passione che ha rapito Frei in questi ultimi mesi per i misteri e le bellezze dell’universo, attraverso le fotografie e le decine di documentari che hanno occupato il suo tempo libero, e che in qualche modo si sono mescolate alla sua vita quotidiana, o più semplicemente sono diventate una fissazione maniacale. Hanno collaborato alla realizzazione di “2013: ODISSEA NELLO SPIAZZO” l’insostituibile Dario Giovannini, curando, come nel disco precedente, gli arrangiamenti e registrando gran parte degli strumenti; Enzo Cimino, già da qualche mese alla batteria, punto di riferimento per il suono, si è occupato delle riprese, dell’editing, fino a portare i brani al missaggio, dove sono stati presi in cura da Andrea Rovacchi. Inoltre hanno partecipato Fabio ‘Mocambo’ Tozzi (Jang Senato), che insieme ad Enzo Cimino hanno registrato e contribuito agli arrangiamenti delle batterie; Michele Barbagli, anche lui già da qualche mese alla chitarra elettrica, ha dato l’ultimo tocco ai brani con colori di chitarre soliste e invettive sonore di rara efficacia. Infine Filippo Venturi, con le sue brillanti idee e soprattutto con un ottimo lavoro di fotografia e post-produzione che ha dato vita al booklet.