STELLA BURNS  "Stella Burns loves you"
   (2014 )

Tutto ha inizio nel 2010: Gianluca Maria Sorace, leader carismatico degli Hollowblue, compone il brano “Morricone” per la propria band. Ma il brano prende quasi subito una vita propria: nasce l’idea di sviluppare una natura di frontiera più autonoma e personale, fin dalla scrittura, che possa coinvolgere gli Hollowblue ma contemplare anche altre collaborazioni. Nasce quindi il progetto “Stella Burns”, e “Morricone” diventerà l’undicesima traccia del disco “Stella Burns Loves You”. Stella Burns si appropria di nuovi strumenti e sperimenta nuove sonorità: banjo, mandolino, autoharp, cigar box guitar, tastiere vintage e microfoni/effetti degli anni ’50/’60/’70. Un tuffo nel passato, estetico ma anche sonoro. ''Stella Burns loves you'' è stato portato in giro molto prima di essere registrato, con un debutto d’eccezione: a Parigi, su invito di Anthony Reynolds. E poi in tour con Sukie Smith e con il “Reverendo” Roberto Migliussi. Compagna fedele di Stella Burns è Stella, una chitarra americana della Harmony, una versione economica per gli studenti degli anni '60/'70, una volta anche in braccio a Capossela, sul palco coi Calexico. Il disco è nato sulla piattaforma di crowfounding Pledgemusic (unico disco italiano), quando ancora Music Raiser non era esploso, grazie a un contributo internazionale, soprattutto da Francia e Inghilterra. Stella Burns è amore, frontiera, blues, western, apocalisse, fantascienza, fiamme e vintage. Tra le sue influenze: David Bowie, Nick Cave, i Calexico di ''Black Light'', il blues delle origini, Get Well Soon che coverizzano ''I’m deranged'' di Bowie, Velvet Underground, Anna Calvi, Vincent Gallo, la musica e i film di David Lynch, Dirty Beaches. Tra gli ospiti del disco la musicista scozzese Emma Morton, Giancarlo Russo e Davide Malito Lenti degli Hollowblue, Filippo Ceccarini alla tromba (Bobo Rondelli), Franco Volpi (Poliziotto), Giampiero Sanzari (Sursumcorda), Mario Franceschi, “Reverendo” Migliussi e Ellie Young. Menzione speciale al mastering con Jim Blackwood che a Tucson lavora abitualmente con Calexico, Giant Sand e tanti altri musicisti della scena e Rino Sassi (Virginiana Miller) al mix.