WOODEN SHJIPS  "Back to land"
   (2013 )

Il quartetto trance rock californiano, formato da Omar Ahsanuddin alla batteria, Dusty Jermier al basso, Nash Whalen all’organo e Erik "Ripley" Johnson alla chitarra e voce, presenta il nuovo bellissimo album, pubblicato dalla Thrill Jockey. La miscela di psichedelia, rock elettrico anni '70 e space rock costituisce ancora il mondo sonoro del quartetto, che però qui si apre a toni più morbidi e brillanti, includendo per la prima volta anche una chitarra acustica e una vena melodica inedita sino ad oggi. ''Back to Land'', registrato in 11 giorni ai Jackpot Recording Studios di Portland, con Kendra Lynn alla produzione e Larry Crane al mix, arriva a due anni di distanza da ''West'', e segna il primo album della band concepito al di fuori di San Francisco e delle sue atmosfere, influenzato invece dal trasferimento di alcuni componenti della band a Portland, Oregon, e da atmosfere più morbide, melodiche e solari. Miscelando la pschedelia fine ‘60 e primi ’70 con lo space rock di Spacemen 3 e il suono elettrico di Neil Young, i Wooden Shijps creano un suono moderno e originale che li distingue nettamente dalle altre band in circolazione e dalle mode passeggere. Il debutto omonimo del 2006 ed i singoli che lo precedettero (ma anche quelli che ne seguirono, di cui uno ricercatissimo - e fuori catalogo – per Sub Pop) fecero gridare al miracolo gli appassionati dei suoni seventies e della psichedelia. Nel 2009 è stata poi la volta di ''Dos'', secondo capitolo di questo pellegrinaggio della mente, in cui il quartetto si è spinto ancora oltre le volte psichedeliche del debutto confermando le alte aspettative di pubblico e critica e polverizzando il formato canzone in una performance esteticamente impeccabile, legata sì ad un immaginario antico, ma capace di guardare con turbolenta speranza ai viaggi di domani. Nel 2011 è uscito ''West'' il cui tema centrale, come si evince dal titolo, era il West americano con tutta la mitologia, il romanticismo e l’idealismo che comporta. Il suono dei Wooden Shijps fonde in una miscela originale e riuscitissima il garage gelido dei primi Echo and the Bunnymen con il punk solare di Scientist, allusioni krautrock con l’organo ossessivo alla Suicide, echi di Velvet Underground con l’oscuro e misterioso rock lisergico giapponese di band come Les Rallizes. Un mix visionario è il risultato sonoro di questi quattro corrieri cosmici californiani, capaci di trasportarvi nei luoghi più reconditi della mente e nei panorami sonori più inediti e dirompenti.