MATTEO PASSANTE E LA MALORCHESTRA  "Welcome to love"
   (2014 )

''Welcome to Love'' è il nuovo EP di Matteo Passante e la Malorchestra, band formata da Diego Scilla (pianoforte), Marco Vismara (chitarre), Luca Moroni (basso) e Raffaele Pellino (batteria). L’EP è formato da sei canzoni, in cui musica d’autore e mondo indie si sposano, travalicando i confini della canzone d'autore tradizionale, senza perdere l'ispirazione di sempre, fatta di episodi, trafiletti di giornali che nessuno ricorderà mai, amori ad orologeria, storie improbabili. Qualcuno ci trova Gaber, qualcuno Paolo Conte, altri semplicemente il Matteo Passante più ispirato, quello che alcuni anni fa, con la Piccola Compagnia Instabile, saliva sui principali palchi italiani e raccontava Calvino e il suo visconte dimezzato, l’ILVA vista da vicino, Saba e i poeti amati. Anche questa volta gli ospiti che passeggiano tra le parole di questo album sono tanti: Eduardo Galeano, Antoine de Saint Exupery, Woody Allen, e molti altri ancora. ''Welcome to Love'' è targato Rusty Records, il produttore artistico è Davide Maggioni che ha portato Antonio Maggio al trionfo sanremese lo scorso anno. I sei pezzi sono scritti da Matteo Passante e arrangiati dalla Malorchestra, con contributi di Nicola Zuccalà (clarinetto), che spesso diventa il sesto elemento della band, e cori di Selena Galleri. Passante racconta così il suo lavoro discografico: “''Mappamondo'' è la canzone sul desiderio di essere ovunque ma non qui, ''L'amore e le uova'' è ispirata al genio Woody Allen, al suo film ''Io e Annie'' e in particolare allo storico finale in cui una barzelletta raccoglie il vero spirito del matrimonio; c’è poi ''Welcome to Love'' che racconta di quando le donne diventano terre di conquista violenta. Seguono ''Quattro anni'', un piccolo omaggio ai paraventi che proteggono le rose innamorate di Antoine de Saint Exupery, e ''Non sei il primo né l’ultimo'' che è una canzone a episodi in cui il filo conduttore è rappresentato dalle false certezze (vi trova spazio un bellissimo riferimento al film ''Eternal sunshine of the spotless mind''). Infine, ''Venti'': una reincisione del pezzo sul rimpianto, che lo stesso Passante ha portato in giro per l'Italia e all’estero per tanti anni.