ESTERINA  "Dio ti salvi"
   (2015 )

Un disco per debuttare in grande stile, uno per la maturità, un altro per la consacrazione. Gli Esterina, a giudizio di chi scrive, sono una delle band più sottovalutate del microcosmo indipendente italiano e, in questo ultimo scorcio di 2015, a distanza di quattro anni da “Come Satura”, sono tornati con “Dio Ti Salvi”, che innova poco rispetto al passato, ma che va comunque, a suo modo, oltre, perfezionando ancora una proposta artistica, che già si attestava su buonissimi livelli, attraverso un certosino lavoro di labor lime. L’ultima fatica discografica dei toscani è un turbine d’emozioni, un viaggio pazzesco all’interno della musica d’autore che abbraccia il post rock, ammicca al progressive e scivola leggera sui binari dell’indie rock. In “Dio Ti Salvi” funziona davvero tutto, dal finale emotivo della titletrack, ai ritornelli e al nervosismo di “Stanno Tutti Bene”, all’incedere catchy di “Puta”. È un disco complesso, in cui vige, comunque, un perfetto equilibrio che rende l’ascolto piacevole e l’esperienza accattivante, come dimostra l’accoppiata “Stesse Barche”, dal ritmo abbastanza sostenuto, e “Canzonetta”, decisamente più pacata e con ritmi da ballad. Gli Esterina tolgono gli ultimi – eventuali – dubbi a proposito delle loro ottime capacità e offrono, in chiusura di 2015, un lavoro che avrebbe meritato una menzione nelle rituali classifiche (purtroppo già pubblicate) di fine anno fra i migliori lavori italiani. (Piergiuseppe Lippolis)