AFTER APOCALYPSE  "After Apocalypse"
   (2016 )

Da Brescia arrivano i giovanissimi After Apocalypse: giovanissimi non tanto come età anagrafica (i componenti della band, pur essendo ancora ragazzi, hanno tutti una buona dose di esperienza) quanto come vita musicale insieme. Si tratta infatti di un progetto nato solo nel luglio del 2014, ed in maniera abbastanza inconsueta, rispetto ai canoni di questo tipo di symphonic metal, che mescola i canoni classici del metal con il canto lirico: solitamente le band che vogliono perseguire questa strada, dopo aver formato la linea ritmica dell'ensemble, si mettono alla ricerca di una vocalist, ferrata nel canto lirico e “disposta” a prestarsi a questo tipo di scelta musicale. Non dimentichiamo infatti che, ovviamente, è abbastanza raro che chi studia e frequenta compiutamente la musica lirica abbia passioni metallare. Qui la situazione si è invece ribaltata come un calzino: è stata la stessa Elena, pregevole cantante lirica, a decidere di fondare una band gothic – symphonic metal insieme a Seba, esperto protagonista della chitarra ritmica, reclutando quindi Varghar a… fare un po' di tutto (dal clarinetto alle gutturali backing vocals), ed aggiungendo poi il batterista Al, Zendra alla chitarra solista e Megres al basso. L'esordio su cd risulta centrato ma soprattutto originale, grazie alla presenza quasi costante del clarinetto (sinceramente rara a queste latitudini musicali), e soprattutto in virtù della scelta di limitare i lati più oscuri e misteriosi della propria proposta a favore invece di una musicalità spesso più “aperta”. In quest'ottica, è sintomatica la parte iniziale della splendida “Dark side” (anche se il titolo lascerebbe presagire l'effetto opposto…), probabilmente l'episodio meglio riuscito del lotto, nel quale la bella voce di Elena, abbandonando per un attimo il canonico canto lirico, mostra ulteriori possibilità, che rammentano la vocalità di Amy Lee degli Evanescence. Potrebbe essere questa, la strada futura per gli After Apocalypse, band comunque votata a meritati riconoscimenti. (Andrea Rossi)