DAIMON  "Misplaced"
   (2016 )

A un anno circa di distanza dalla pubblicazione dei primi due EP, i bolognesi Daimon hanno esordito a fine 2015 con il loro primo full lenght, intitolato “Misplaced”. Si tratta di un viaggio che trova il suo punto di partenza in un alternative rock essenziale e molto diretto, che sembra muoversi ora nel solco della tradizione-Nirvana, ora a cavallo fra stoner e noise rock. Ciò che conta, comunque, è che si tratti di un lavoro personale ed autentico: sebbene l’influenza di alcune band “classiche” (fra le quali, appunto, i Nirvana), i Daimon denotano già una certa maturità, che gli consente di mantenersi a distanza di sicurezza. A generare questo tipo di sensazioni sono l’opener “She’s So Digny” e “Bind” (secondo pezzo, nonché primo singolo), sebbene diano l’impressione d’esser figli di un’attitudine quasi punk. Segue “Love Song”, cover dei Cure, rispetto ai quali i Daimon sono un pochino distanti, in termini di scelte stilistiche. Ciò non ha influito, con i bolognesi che sono riusciti a rimaneggiarla ed a farne comunque un pezzo molto efficace. Superata la metà del disco, si incontra il pezzo più bello del lotto: i sei minuti di “Poison Belly” sono un gioiellino, capaci di viaggiare su binari stoner, fra accelerazioni improvvise, sfumature psichedeliche e sana schizofrenia. “Daimon” suggella degnamente un disco tanto complesso quanto interessante: la carriera dei Daimon inizia nel migliore dei modi, grazie a tante buone idee che incontrano un talento cristallino. (Piergiuseppe Lippolis)