PASHMAK  "Indigo EP"
   (2016 )

È passato solamente un anno da “Let The Water Flow”, full lenght di debutto col quale i milanesi Pashmak si erano presentati al pubblico, ottenendo, fra l’altro, riscontri parecchio positivi. Il loro ritorno, con “Indigo EP”, è fugace: quattro tracce per tredici minuti di durata sarebbero pochi per esprimere giudizi, ma le sensazioni positive trovano conferme nel passato e ci dicono che, con ogni probabilità, i Pashmak sono sulla strada giusta per una maturità che sembra ormai vicinissima. “Indigo EP” corregge leggermente il sound di “Let The Water Flow”, ma è ben lontano dal costituire già un punto di rottura. Si tratta ancora di un’efficace fusione di pop e art rock, di deliri elettronici e carezze post rock, ma questa volta le sonorità sono appena meno piene, leggermente più essenziali, sebbene arricchite da sporadiche parentesi dal vago sapore jazz. “3.35” si apre con suoni distesi, nonostante il dolce ritmo della prima parte. “Indigo”, invece, cresce col passare dei secondi, in maniera costante e consapevole, senza strappi. Più complessa la trama di “Kamikaze”, che anticipa la vivacità e il pop dinamico di “Collisions”, pezzo che chiude forse anche troppo presto un lavoro ancora una volta parecchio riuscito. I Pashmak confermano di essere una band molto valida, offrendo un altro lavoro di buonissima qualità seppur breve, dopo un esordio altrettanto brillante. (Piergiuseppe Lippolis)