DEAD OR ALIVE  "Love Pete"
   (1992 )

Disco che, in teoria, non esiste. Abbiamo già raccontato che, a fine anni '80, i Dead Or Alive si stavano autoeclissando dal mondo europeo per trasferirsi in Giappone. E già era uscito un album (“Fan the flame”) che come distribuzione non era andato oltre il Sol Levante. Il secondo episodio venne ufficialmente abortito, ma riesumato poi come bootleg o qualcosa di simile, tanto che nemmeno c’è uniformità sul titolo. E’ un album dei Dead Or Alive? E’ un album solista di Pete Burns? Forse meglio la seconda, dato che, di fatto, non c’entra nulla, nulla, con qualsiasi altra produzione del Nostro. Totalmente acustico, voce e pianoforte, andando a recuperare classici degli anni ’50, di musicals, e cose, comunque sia, impossibili da ricondurre alla drag queen di “You spin me round” e tutto il resto. Da “My funny valentine” a “Send in the clowns”, passando per “Will you still love me tomorrow” e altri classici del tutto estranei alla nostra idea di Pete Burns. Sarebbe curioso da riesumare ora, alla morte del soggetto in questione, per capire quanto ci fosse, dietro alla chirurgia estetica e cose del genere. Di certo qui siamo davanti ad un crooner, più che ad un transgender. E se riuscite a trovarlo, non crederete alle vostre orecchie, tutto qua. (Enrico Faggiano)