GLORY OF THE SUPERVENIENT  "Glory Of The Supervenient"
   (2016 )

Nati nel 2015 su idea del milanese Andrea Bruzzone, i Glory Of The Supervenient hanno da poco esordito con un disco omonimo nato “da un’urgenza creativa”, sempre sospeso fra metal e divagazioni sperimentali. Il metal, però, non è il solo genere di riferimento: nel disco convivono anche elementi progressive e sfumature prog, oltre a sottili tappeti elettronici che non danno mai l’impressione di essere slegati dal contesto. L’idea alla base di “Glory Of The Supervenient” è quella di stimolare il cervello e di fornire materiale utile perché l’ascoltatore possa abbandonarsi all’immaginazione grazie a flussi sonori che sembrano voler descrivere diverse situazioni, stati d’animo, momenti. La musica dei Glory Of The Supervenient attraversa lande inesplorate e alterna incedere impetuoso e minimalismo, suoni ciclici, momenti distesi e atmosfere oniriche. Tutto questo permette al disco di evitare il problema della ripetitività che spesso si palesa nei dischi strumentali. Sebbene il disco necessiti di una visione d’insieme, il migliore brano del lotto sembra potersi identificare con “Infinite Tangles”, emblema dell’anima prog del disco, mentre quella metal non è incarnata da un pezzo in particolare ma da soluzioni che si presentano non di rado, ed in maniera vincente, nell’opera. Il progetto Glory Of The Supervenient è parecchio interessante, e l’auspicio è che possa trovare altri musicisti pronti a collaborare, dato il largo impiego di strumenti virtuali per questo primo disco. (Piergiuseppe Lippolis)