KARBONICA  "Quei colori"
   (2016 )

Quello dei Karbonica è un nome che, da quasi un lustro, circola molto fra gli addetti ai lavori in terra sicula: dopo un EP del 2012 e centinaia di concerti in giro per l’isola, la band ha autoprodotto il suo primo disco intitolato “Quei Colori”, con l’obiettivo di arrivare a una buona fetta di pubblico in tutta la penisola. Con il nuovo album, la band prosegue sulla strada intrapresa quattro anni fa, proponendo un rock moderno e dinamico che oscilla incessantemente fra alternative e hard, che sporadicamente effettua concessioni melodiche e strizza l’occhio al pop, ma che si costruisce grazie anche agli inserti elettronici sempre costretti, comunque, a un ruolo di contorno. Il sound dei Karbonica è imperniato su chitarre possenti, talvolta effettate, che graffiano senza soluzione di continuità e che producono echi dal mondo anglosassone, mentre basso e batteria partecipano alla creazione di un sound abbastanza originale e rivelano le buone qualità tecniche della band, non solo nei pezzi più hard rock anni ottanta come “La Tua Città”, “Pezzi D’Africa” o “Ti Racconterò”. Da sottolineare è la cura maniacale per i testi, sempre ispirati e, in alcuni casi, anche forti: si parla delle bugie del potere, dei problemi della società, di clientelismo e corruzione in Italia, ma in “Quei Colori” si trovano tante riflessioni interessanti e una scrittura molto moderna ed efficace. Il debutto dei Karbonica convince e apparecchia la tavola per un roseo futuro prossimo. (Piergiuseppe Lippolis)