RU FUS  "Rebus"
   (2017 )

Torna alla ribalta con il nuovo lavoro dal titolo "Rebus" l'artista Toscano Ru Fus. Questo quarto progetto, che segue il debutto dall’omonimo titolo, il mini Ep “Tales” e il terzo lavoro “In Fabula”, può essere considerato il filo conduttore degli altri tre lavori dove i suoni scelti e l'impronta data a questo disco non distano molto dai cd precedenti. Un album che suona arido ma allo steso tempo deciso, ammorbidito da melodie generate da una sei corde acustica che riesce a tramutarsi in base alle circostanze in una chitarra dal suono più marcato. "Rebus" fila liscio come l'olio un disco che si lascia ascoltare con semplicità e piacevolezza, anche se la linea scelta da Ru Fus va indubbiamente a sacrificare un po’ la componente di originalità che spesso è un punto importante per la buona riuscita di un prodotto. Dopo un avvio prepotente con la open track "Deadly River", il ritmo si ammorbidisce con l'acustica "Highway", ed è proprio l'andamento altalenante di “Rebus” che caratterizza questo disco, entrando in gioco la traccia centrale che dà il titolo al cd, "Rebus", torniamo insieme alla secca "Rodeo" a ritmi più elevati. Solo con la penultima traccia "SpitMilk Generation" si riaffievolisce tutto il ritmo del disco, andando a chiudere morbidamente con la suggestiva "Vanish Point". ''Rebus'' è un lavoro interessante, semplice e diretto, anche se personalmente avrei curato la registrazione dando più corpo e calore a tutto il contesto. (Fake!)