EGOSYSTEMA  "Change reality"
   (2017 )

Secondo capitolo della carriera degli EgoSystema, band piemontese che, con “Change Reality” e una nuova line-up, si riaffaccia sulla scena musicale a quattro anni dal suo esordio. “Change Reality” è il frutto di una lunga gestazione in studio in quanto racchiude brani che erano stati incisi dalla formazione precedente e non erano stati inseriti nel primo disco (“Dentro Il Vuoto”). Riccardo Lorenzini alla voce, Luca Birocco alle chitarre, Davide Porcelli al basso, Samuele Costanzo alla batteria e Davide Cristofoli alle tastiere e synth mettono quindi mano a brani che avevano già avuto un loro percorso in studio e ne ripropongono altri per dare vita al nuovo disco, che si compone di 12 tracce che strizzano l’occhio al metal prog senza disdegnare il power. La breve intro della title track, un minuto esatto, con le sue atmosfere cupe conduce a “Innocence Betrayed” che, con i suoi quasi quattro minuti, stabilisce le linee guida delle sonorità dell’intero lavoro. Suoni potenti, voce dura e tanta energia sono gli ingredienti principali di un brano travolgente. Energia che si ritrova anche in “Limits”, con i suoi azzeccati momenti solisti della chitarra ben supportata da tastiere, basso e batteria. “Liar” è un concentrato di potenza che in tre minuti e mezzo dà conferma all’ascoltatore che il quintetto ha un’ottima sintonia di gruppo e gode di compattezza. “Get Lost!” e “Realize” sono due tracce simili nella ritmica e nelle sonorità: esplosive nei ritornelli, con gli apporti di tastiere e chitarra che si innestano alla perfezione su ciò che è costruito dalla batteria e dal basso mentre voce e cori sono un valore aggiunto a brani ben orchestrati. In “You And Me” i toni si fanno più dimessi, la voce è più chiara e limpida e le sonorità sono più distese rispetto alle ambientazioni dell’intero disco, ma è solo una parentesi rispetto alle atmosfere di “False Friends” con i suoi ritmi incalzanti. Il piano apre “Forlorn” e spiazza l’ascoltatore perché tutto si mantiene in un clima disteso e “piatto”, ma si tratta di un illusione destinata a finire dopo un minuto e mezzo quando il brano riporta tutto a sonorità più sostenute. “Never Again” e “No Remorse” chiudono un disco che non delude le aspettative di chi si vuole essere travolto da un sound energico e potente. Il lavoro degli EgoSystema è apprezzabile e lascia ben sperare nel futuro di una band che mostra compattezza e sintonia e nulla lascia al caso nelle finezza stilistiche e nella cura degli arrangiamenti. (Angelo Torre)