LEONARDO GALLATO  "Tacet"
   (2018 )

Leonardo Gallato è un cantautore siciliano che si destreggia alla perfezione tra tutto ciò che possa essere il classico cantautore che canta in dialetto ed una sorta di sperimentazione di suoni che unisce anime completamente diverse tra di loro dando forma e spazio ad un nuovo artista (mitologico?) in cui potersi rispecchiare e di cui poter godere la propria musica. ''Tacet'' è l’album di cui vi parleremo oggi. Un album dai colori invernali, primaverili ed estivi, insomma, un po’ tutte le stagioni per tutti i gusti. I singoli che sono stati lanciati per dare forza e visibilità al disco sono “Notturno”, una ballata molto intima e piena di sentimenti e nostalgie, e “Giuro tutto tranne d’essere sincero”, una delle poche composizioni in italiano del cantautore che riesce ad esprimersi e farsi apprezzare anche in lingua tricolore. ''Tacet'' viaggia sulla falsa riga della sperimentazione sonora, perché scrivere un album chitarra e voce sarebbe stato probabilmente banale e scontato, e trovare una chiave di lettura molto più complessa e moderna, invece, un’avventura molto più avvincente. La sfida che Leonardo Gallato lancia è sicuramente quella del dialetto, sfida accettata, accolta e vinta dell’artista stesso che, con la propria chitarra in mano ed una serie di musicisti dotati di sopraffina tecnica, conquista la penisola dalla Sicilia fino alla fredda ma calorosa (artisticamente) Torino, città in cui il cantautore al momento vive. Leonardo Gallato in sostanza trasforma tutto ciò che di più lontano possa esserci per gli ascoltatori in qualcosa di moderno e pieno di spunti di riflessione, sia dal punto di vista dei testi che degli arrangiamenti, insomma, un’artista che sicuramente in Sicilia dovrebbe essere eletto come “ambasciatore” della musica isolana. ''Tacet'' è un ottima prova di coraggio e stile, e noi saremo ben lieti di poter ascoltare anche il prossimo disco, sperando che Leonardo possa trovare sempre più una chiave di espressione intima, sincera e piena di calore, come solo in Sicilia si può fare. (Domenico Carbonaro)