UNCLEDOG  "Passion obsession"
   (2019 )

Gli Uncledog sono una rock band patavina attiva ormai da una decade e da poco tornata con “Passion obsession”, lavoro che segue l’EP del 2011 “Face on the floor” e il debutto sulla lunga distanza “Russian roulette” del 2014, e ne rinnova il sound in chiave più moderna, senza comunque snaturare quanto già apprezzato cinque anni fa. La gestazione di “Passion obsession” è stata piuttosto lunga, e decisivo è stato il ruolo svolto da Pietro Foresti che ha contribuito al modellamento delle sonorità di cui gli Uncledog sono autorevoli portavoce. I (nuovi) principali riferimenti sono Staind, Incubus e Biffy Clyro, ma il rock dei veneti trova la sua forza nell'essere, allo stesso tempo, radiofonico e potenzialmente esplosivo in sede live, oltre che ammantato di grunge. L’apertura è affidata a un pezzo dall’impatto fortissimo come “O.E.K.E.”, ruvido al punto giusto e facilmente apprezzabile da tutti i fedelissimi del rock old school, ma arriva presto anche il singolone “Four leaf clover” che, insieme a “Let me dive”, testimonia in maniera esemplare l’influenza degli Incubus. Più avanti, comunque, con brani come “Anything else” e “Her”, gli Uncledog mostrano anche un’anima più romantica, oltre che la capacità di saper proporre qualche piccola variazione sul tema, fondamentale per fare di “Passion obsession” un lavoro fruibile e che non stanca. Quello degli Uncledog è un ritorno gradito, che giustifica una lunga attesa con un album d’impatto e davvero gradevole. (Piergiuseppe Lippolis)