BRIAN HARNETTY  "Shawnee, Ohio"
   (2019 )

Shawnee è una piccola città mineraria del 19° secolo nelle zone rurali dell'Ohio. La sua storia include lotte sindacali, depressione economica, degrado ambientale e recupero. Ora, il fracking (la fratturazione idraulica) è l'ultima apparizione di questo ciclo. I residenti si trovano intrappolati tra la lotta per il lavoro e quella per l'acqua pulita.

Questo ultimo lavoro di Harnetty non è solo sonoro. Il pubblico può sperimentare Shawnee: strade tranquille, un teatro dell'opera locale e interni che invitano alla lentezza e alla contemplazione. I suoni sembrano fotografie, ma quando si passa più tempo con loro, si vede di più: gli alberi ondeggiano dolcemente, il calore estivo si irradia nell'aria, un segno riflette la luce del sole. Stare in piedi in una galleria buia mi trasporta a Shawnee.

Eseguito con archivi campionati, video, registrazioni sul campo e musicisti dal vivo, ''Shawnee, Ohio'' (appena uscito per la tedesca Karl Records) si occupa criticamente di ecologia, energia, luogo e storia personale per chiedersi: quali sono le storie di una città rurale? Quali sono i loro ricordi e pensieri dell'epoca mineraria? Quali sono i suoni di una città che lotta per sopravvivere dopo un secolo di declino economico e degrado ambientale? Questi suoni sono usati come materiale compositivo che riflette strati di storia dell'Ohio appalachiano. La storia di Shawnee include l'estrazione di carbone, gas, petrolio e argilla, e la formazione dei primi sindacati. La recessione della città e il suo parziale restauro agiscono come un ethos delle lotte e delle speranze. Questo album evoca il luogo attraverso il suono e ascolta il presente insieme alle tracce del passato.

Insieme, musica, foto e video si concentrano su undici ritratti auditivi di abitanti del luogo che raccontano la loro vita, il loro lavoro, le loro amicizie e le loro azioni. Parlano e cantano di miniere, disastri, incendi sotterranei, omicidi, vita sociale, protesta e speranza. Raccontano anche la storia del nonno di Brian, Mordecai Williams. Quando si ascolta ''Boy'', la seconda traccia, in cui un bambino chiede alla nonna dei tempi andati, o quando Judd, nella quinta traccia, racconta della felicità di suo padre nel coltivare i campi, ma finì, come la maggior parte degli altri abitanti, nella miniera, non si possono arrestare le lacrime che vorrebbero contenersi. Personalmente, cerco anche questo dalla musica.

In un momento della nostra storia in cui l'empatia sembra più necessaria che mai e il passato è tenuto saldamente a una forma che nessuno che lo ha vissuto direttamente avrebbe riconosciuto, il lavoro vitale di Brian Harnetty dovrebbe essere visto e ascoltato da tutti. (Matteo Preabianca)