CALEIDO  "E poi ci rido su"
   (2019 )

Il quintetto di Livorno dei Caleido dà vita all'album di debutto "E poi ci rido su", preceduto da ben due singoli: "Chiara" e "Miele" per La Lumaca Dischi, sottolineando in maniera chiara e inconfutabile quello che è il sound fresco e leggero di una band che sa già il fatto suo sul percorso giusto da intraprendere per lasciare qualcosa di indelebile con l’arte del fare musica, di quella vera. "E poi ci rido su" è un’opera morbida e intima, che con un sapiente uso delle chitarre sviluppa dieci episodi lontani da certi canoni stereotipati di banalità. I cinque ragazzi seguono una scia che delinea il sound verso un Indie Rock con tendenza al cantautorato. La prima parte presenta architetture enfatiche ben esaltate da innesti morbidi, che vanno ad accarezzare una voce squillante, melodie interrotte da riff più incisivi, senza esagerare, con la traccia ''Elettroshock'' e il singolo "Chiara". Una parte centrale leggera, dove si evidenzia la padronanza strumentale di ogni singolo musicista, che riesce ad esprimersi bene fino a regalare vibrazioni positive e piacevole ascolto anche quando l'intensità sale lievemente di tono, con la suddetta traccia ''Elettroshock''. Un finale che conferma la linea morbida presa dalla band con intenzioni più energiche e sbarazzine, dove l’adrenalina si fa più concentrata e ben dosata, senza esagerare troppo (vedi l'episodio "Miele"), perché alla fine dei conti i Caleido sono una band che riesce ad ottenere il massimo con facilità d’esecuzione e giusta concentrazione, anche per quella componente che spesso viene data per scontata ed invece, per i Caleido, è parte fondamentale di questo debutto, con un occhio di riguardo dunque anche ai testi: il Non Amore, la forza, la rabbia, l'amore e la disperazione, l'eroismo e ricordi, i viaggi e il dolcissimo sesso delle prime volte... I Caleido fanno rivivere attraverso questo esordio tutte quelle sensazioni che sono presenti in tutti noi, che abbiamo custodito con cura, a cui abbiamo affidato la maggior parte della nostra giovinezza, e che con queste canzoni sembrano riaffiorare. Ottimo debutto per questa band labronica, che sembra destinata nel tempo a tirare su le sorti dell'underground Made In Italy. (Fake!)