DANS LES ARBRES  "Volatil"
   (2019 )

L’ensemble franco-norvegese Dans Les Arbres si è fatto conoscere per le sue performance in studio, d’improvvisazione narrativa. Non ci sono strutture metriche o ritmiche nel loro agire, ma solo espressività, volta a raccontare qualcosa in suoni, che da astratti diventano significanti di una parvenza concreta, come personaggi, ruoli o ambienti. “Volatil”, appena uscita per Sofa Music Records, è la loro quarta storia, ma per la prima volta si tratta di una registrazione live, realizzata tra l'altro in Italia, al Teatro San Leonardo di Bologna. Il quartetto è composto da Xavier Charles al clarinetto, Ivar Grydeland alla chitarra elettrica, Christian Wallumrød al piano e Ingar Zach alle percussioni. A parte queste ultime, termine generico che lascia prevedere di tutto, in quest’unica traccia di 53 minuti chiamata “Ramulle, Brindille, Surgeon, Flèche”, difficilmente si riconoscono gli altri strumenti, a parte il clarinetto ogni tanto. Tutti i musicisti sono impegnati nel creare una sorta di giungla, agitata ma non caotica, come uccelli che cinguettano e sbattono le ali vigorosamente, ramoscelli degli alberi che si lasciano spostare dal vento, il tutto su un fondo di silenzio e quiete surreale. La trascendenza dell’espressione, fa sì che ogni ascoltatore possa trovare una propria interpretazione ad ogni singolo stimolo, ma è evidente che c’è una direzione verso la spontaneità e l’istinto. Notevole un passaggio al sedicesimo minuto, dove il legno è percosso in maniera regolare e viene interrotto da due armonici di chitarra, e il tutto sembra fluire come se a riprodurlo fosse un unico aggeggio, o una chimera solitaria, tanto è l’affiatamento dei quattro musicisti. Un simulacro di natura, per chi vuole immergersi in verdi note. (Gilberto Ongaro)