FRANCESCA DE MORI  "Archetipi"
   (2019 )

Gli archetipi di questa interprete e autrice vicentina ma naturalizzata milanese sono quelli musicali ma anche - in senso più generale - quelli più universali come la Madre Terra (“Gaia, il pianeta blu”, il brano che apre il disco). Il titolo e i testi dei 9 brani - più uno strumentale - che compongono l’album vengono dal bisogno di ritornare alle origini, anche musicali, di questa artista multiforme dalla voce imponente e corposa. Scritti da Daniele Petrosillo (ad esclusione di “Hommage à Violette Nozières” e “I tuoi fiori”), suonati dal celebre batterista Walter Calloni (attivo con PFM, Area, Roberto Vecchioni e tanti altri) e arrangiati dal tastierista e pianista Salvatore Pezzotti, i sette inediti di “Archetipi” stanno musicalmente tra jazz, pop e canzone d’autore. Così come gli arrangiamenti delle due cover dell’album: “Hommage a’ Violette Noizere” di Demetrio Stratos e “I tuoi fiori” di Etta Scollo. Il jazz più raffinato ed elegante è il genere che salta subito all’occhio (anzi all’orecchio) al primo ascolto, specialmente in brani come “Il Mago”, “Negli occhi di un bambino” e la magnifica “L’amante”, in cui Francesca sperimenta varie sonorità con la sua voce corposa e drammatica. Mentre in altri brani esplora altre vie e altri suoni (“La voce interiore”) andando dal sussurrato alla voce spiegata in tutta la sua estensione, ma mai urlata, tecnicamente ineccepibile. Un progetto interessante che sicuramente troverà nella dimensione live la sua espressione più pura, ma che già su disco non può non appassionare gli amanti della buona musica e delle belle voci come certamente è questa di Francesca De Mori, artista da tenere d’occhio. (Francesco Arcudi)