CREME DE HASSAN  "Tricontinental circus"
   (2020 )

La Brecque e Barakat sono dei musicisti con due strumenti cosi! E non ci sarebbe niente altro da aggiungere, per presentare questo ''Tricontinental circus'', appena uscito per Inversions Records. Avevo già recensito il loro ''Terminal Desert'' in modo ineccepibile. E non posso fare altro che ripetere quasi tutto quello che ho scritto. Dicevo "Il suono anarchico, cosmico e distopico dei due musicisti, apparentemente distanti, ci porta in dimensioni sul filo onirico e la percezione sublimata di qualche avventura sonora ormai datata, ma ben presente nelle sue derivazioni". Le tracce del nuovo lavoro di questi due Maestri riprendono delle ritmiche voodoo, insieme a un flauto del Burkina Faso, poi ci mettono un sequencer e un sintetizzatori con echi anni '70, con una spruzzatina di chitarra. Creme de Hassan è una enorme e profonda jam session da cui sono uscite undici tracce brevi e compatte. E' un lavoro in cui il focus è l'interazione tra ritmica e linguaggi che vengono da Cambogia, Afghanistan, Kenya, Libano e Marocco. Vi è anche una traduzione in arabo di un brano di Nietzche. Cosa vogliamo di piu'? Il termine Tricontinental si riferisce all'omonimo giornale internazionalista cubano, pubblicato dal 1967 fino alla dissoluzione dell'Unione Sovietica. Tracce migliori "Momo Von Bobo", "Muezzin Death Dance" e "Ululation Nation". I primi 38 secondi di questa ultima sono molto buoni per chi soffre di acufeni. Davvero. (Matteo Preabianca)