GIORS  "L'amore, l'aquilone e il cielo"
   (2020 )

È difficile creare prodotti di qualità in un mondo «irretito dall’apparenza di immagini e copertine patinate». Giors, però, ci è riuscito. Il cantautore piemontese – che, proprio per questo motivo, ha deciso di non apparire in favore «dell’utilizzo dell’orecchio e dell’ascolto» – è, infatti, l’autore di un disco difficile da dimenticare: ''L’amore, l’aquilone e il cielo'', pubblicato il 24 dicembre 2019 per Lo Studio.Composto da sedici brani intensi, densi di significato e penetranti, Giors ci accompagna nel suo universo personale, tra odi alla città di appartenenza – “Torino” –, invettive sociali e, soprattutto, amore. Infatti, «l’album – precisa il cantautore – parla d’Amore come motore del mondo, senza ridurlo, però, all’innamoramento, ma proponendo l’innamoramento della vita come utensile di ricerca continua per uno stare bene che è rinnovamento, scoperta, felicità». E non solo. I brani del disco parlano, appunto, anche di «tenerezza, sogni e speranza, per non sentirsi annichiliti di fronte ai forti cambiamenti che dobbiamo e dovremo affrontare in campo culturale, sociale ed economico», affiancando, a essi, la poesia che colpisce il cuore e deriva dalle esperienze di ogni giorno e la libertà, come si evince dall’elogio della bellezza e della forza femminile raccolto nella delicatissima e meravigliosa “Maria Maddalena”. Tra le perle de ''L’amore, l’aquilone e il cielo'' si annoverano, inoltre, i singoli “C’è qualcuno”, coinvolgente rhythm and blues sulle caratteristiche che ci rendono unici, e “Notte di San Lorenzo”, melodia cullante contro l’omologazione di pensiero, ma anche la raffinata “Mon reve c’est toi”, l’infusione di fiducia data da “C’è sempre ancora una vita da vivere” e l’accorata “In memoria di Pier Enrico Guzzi”, omaggio al pittore cuneese scomparso nel 2018. Giors è, quindi, stato capace di creare un disco sfaccettato, che non trascura nessun aspetto e ci immerge in un mondo parallelo, dominato ancora dalla gentilezza delle parole e dall’eleganza delle melodie. Da non perdere.