BEATRIZ FERREYRA  "Echos +"
   (2020 )

“Echos +”, appena uscito per la storica Room40 Records, è il nuovo album di Beatriz Ferreyra, compositrice argentina di stanza in Francia, classe 1937. Fra le poche artiste donne esperte di musica concreta attive nella seconda metà del secolo scorso, Beatriz Ferreyra ha utilizzato quasi esclusivamente registrazioni di opere realizzate da sua nipote, Mercedes Cornu, cantautrice che ha perso la vita in un incidente stradale. “Echos +” è suddiviso in tre brani, per una durata complessiva di poco inferiore ai quaranta minuti, nei quali Beatriz Ferreyra ha tagliato, incollato e sovrapposto parti vocali, facendole scivolare le une sulle altre, creando dei ghirigori che in alcuni casi riescono a tracciare un contesto ambient dolce, leggermente rarefatto, e in altri sembrano procedere in direzione opposta, alimentando un sound ansiogeno e un senso di pathos notevole. È proprio quanto accade alla titletrack in apertura, che cambia faccia diverse volte nel corso dei suoi otto minuti, fino al finale liquido e vorticoso. “L’Autre… Ou Le Chants Des Marecages” ha meno “voce” e più suoni di contorno, in un fluire elettroacustico che nel finale si dilata e suggerisce ambientazioni filmiche, mentre la conclusiva “L’Autre Rive” utilizza prevalentemente percussioni per creare un flusso sonoro ruvido, con qualche increspatura e qualche squarcio elettrico. Beatriz Ferreyra ha ridato voce a sua nipote con un esperimento sonoro complesso e destinato a un pubblico ristretto, ma sulla cui qualità c’è poco da discutere. (Piergiuseppe Lippolis)